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I disegni dei bambini: tra autorità e familiarità

Nei disegni dei bambini, a seconda del destinario del disegno, ci sarebbero dei cambiamenti nei dettagli con cui i piccoli rappresentano loro stessi

Di Gaspare Vezio

Pubblicato il 14 Feb. 2019

Solitamente nei disegni dei bambini si possono trovare i soliti soggetti come la famiglia, l’animale domestico, una casa, un giardino, e infine il bambino stesso che disegna.

 

Un team di ricercatori dell’Università di Chichester si è domandato se la figura del bambino che viene disegnata dal bambino stesso possa cambiare o meno in relazione a chi guarderà l’immagine.

Disegni dei bambini: come cambiano in base ai destinatari

Gli studiosi hanno messo appunto una ricerca sperimentale in cui sono stati coinvolti 175 bambini, con età di otto e nove anni, di cui 85 erano maschi e 90 erano femmine. I partecipanti sono stati divisi in sette gruppi, ma solo ad uno non è stato specificato il pubblico da cui poi sarebbe stato visionato il disegno; agli altri 6 gruppi invece sono stati indicati diversi tipi di pubblico, ognuno diverso. Il pubblico era composto da figure professionali come l’insegnate o il poliziotto, ma anche figure con cui potevano o meno avere una certa familiarità. Il compito consisteva nel disegnare tre immagini di se stessi, diversificati in: neutro, felice e triste.

Dai risultati emerge che i disegni dei bambini variano in relazione all’autorità e alla familiarità dell’adulto che vedrà l’immagine. Inoltre le femmine si rappresentavano come più espressive rispetto ai maschi, con sfaccettature diverse nei disegni felici e tristi dipendentemente dal pubblico a cui erano rivolti i disegni. Infatti quando i disegni erano rivolti ad pubblico di poliziotti che conoscevano, nei disegni felici le bambine mostravano una maggiore espressività rispetto ai bambini, mentre quando il pubblico era composto da poliziotti sconosciuti, i maschi esprimevano una maggiore espressività rispetto alle femmine nei disegni tristi.

Disegni dei bambini: risvolti in ambito clinico o forense

Concludendo, gli autori suggeriscono che questo studio possa essere un base per ulteriori indagini, in particolare per approfondire le motivazioni di queste differenze tra i due generi e le differenze rispetto al pubblico di riferimento. I risultati dello studio sono significativi, perciò è importante continuare a studiare questo fenomeno anche perché i disegni dei bambini sono spesso usati in situazioni cliniche, forensi e terapeutiche per ottenere informazioni sullo stato emotivo del bambino da integrare alla comunicazione verbale.

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