“Sorvegliare” il comportamento degli altri, tentando di leggere i loro stati mentali al fine di comprendere le loro intenzioni, in modo da saperci comportare di conseguenza, è un atteggiamento che mettiamo in atto quotidianamente.
La «Tesi di non osservabilità» degli stati mentali sostiene che quest’ultimi sono inaccessibili, inosservabili.
Ma è possibile dimostrare il contrario?
Il dott. Claudio Lombardo spiega come raggiungere “l’osservabilità” degli stati mentali tramite il campo di indagine definito Human Robot-Interaction (HRI).
HUMAN-ROBOT INTERACTION – GUARDA IL VIDEO: