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La correlazione tra infezioni contratte durante l’infanzia e il rischio di insorgenza di disturbi psicopatologici

Esperienze di ospedalizzazione a causa di infenzioni durante l'infanzia potrebbero essere collegate all'insorgenza di disturbi mentali durante lo sviluppo

Di Gaia Butti

Pubblicato il 21 Dic. 2018

Aggiornato il 18 Apr. 2019 13:38

Corpo e mente sono in stretta connessione tra loro. È ciò che suggerisce anche un recente studio che ha indagato la relazione esistente tra infezioni durante l’infanzia e insorgenza di disturbi mentali nel corso dello sviluppo.

 

Diversi studi hanno mostrato l’esistenza di un’associazione tra le infezioni contratte dalle madri durante la gravidanza e un aumento dei rischi di schizofrenia e disturbo dello spettro autistico nella prole. Sulla base di queste premesse, un recente studio, condotto da iPSYCH e pubblicato su JAMA Psychiatry, mostra come anche le infezioni contratte dai bambini durante la loro infanzia potrebbero essere collegate ad un aumento del rischio di sviluppare disturbi mentali durante l’infanzia e l’adolescenza. Lo studio in particolare ha evidenziato l’importante ruolo giocato dal sistema immunitario nello sviluppo dei disturbi mentali e questo conferma, ulteriormente, quanto la salute mentale e quella fisica siano profondamente collegate.

Lo studio, condotto in Danimarca, si è basato sull’analisi dei dati raccolti in riferimento a bambini nati tra gennaio 1995 e giugno 2012, per un campione di oltre 1.098.930 individui, di cui il 51,3% maschi.

I ricercatori hanno esaminato tutte le infezioni contratte dalla nascita e il rischio successivo di sviluppare un disturbo mentale durante l’infanzia e l’adolescenza.

Lo studio

Secondo Ole Köhler-Forsberg, autore dello studio e ricercatore presso la Aarhus University e l’ospedale universitario di Aarhus, i soggetti che hanno avuto esperienze di ricoveri ospedalieri a seguito di infezioni avrebbero una più alta probabilità e un rischio maggiore di sviluppare un disturbo mentale durante l’infanzia e l’adolescenza, anche nel caso di infezioni meno gravi.

Dallo studio è emerso che i bambini che erano stati ospedalizzati a causa di gravi infezioni mostravano negli anni successivi una probabilità dell’84% di poter soffrire di un disturbo mentale e del 42% di poter assumere farmaci per il trattamento di disturbi mentali.

Le correlazioni temporali tra infezioni e diagnosi di disturbo mentale sono risultate statisticamente significative, dando solidità all’ipotesi che il rischio d’insorgenza di un disturbo mentale sia più alto se, nel corso dell’infanzia, sono state vissute esperienze di ospedalizzazioni a causa di un’infenzione; il rischio associato era di 5.66 volte maggiore nei primi 3 mesi dopo essere stati ospedalizzati a causa di un’infezione, ed era di 2 volte maggiore entro il primo anno dopo l’ospedalizzazione.

Per concludere

Secondo gli autori, sembra quindi che le infezioni e la reazione infiammatoria conseguente possano contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare disturbi mentali.

Tuttavia è fondamentale ricordare la multifattorialità nell’eziopatogenesi dei disturbi mentali: sono molteplici, infatti, i fattori di rischio e di protezione che entrano in gioco nell’insorgenza dei disturbi psicopatologici. È lecito quindi considerare anche il peso che tali fattori abbiano in termini di variabili confondenti in tale correlazione.

In ogni caso, grazie a questo studio, si è posta maggiore attenzione al ruolo delle infezioni e al sistema immunitario nei disturbi mentali dell’infanzia e dell’adolescenza.

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