expand_lessAPRI WIDGET

Cellule senescenti: scoperto il loro ruolo nello sviluppo delle malattie neurodegenerative

Un recente studio pubblicato su Nature accende i riflettori sulle cellule senescenti, ponendo nuovamente l'attenzione sulle possibili cause che concorrono allo sviluppo delle malattie neurodegenerative. L'accumulo in certe zone del cervello di queste cellule impatterebbe, infatti, sulla comunicazione neuronale.

Di Martina Bandera

Pubblicato il 01 Ott. 2018

Particolari tipi di cellule, chiamate cellule senescenti, non vanno mai incontro alla morte e, al tempo stesso, sono incapaci di eseguire le normali funzioni di una cellula. Le cellule senescenti sono correlate a diverse malattie associate all’invecchiamento.

Uno studio pubblicato su Nature ha rivelato che proprio queste cellule guiderebbero in modo attivo il deterioramento del tessuto cerebrale contribuendo allo sviluppo delle malattie neurodegenerative.

Cellule senescenti: lo studio

I ricercatori della Mayo Clinic in America, hanno scoperto che le cellule senescenti si accumulano in alcune aree cerebrali prima del deterioramento cognitivo tipico delle malattie neurodegenerative. La scoperta sorprendente consiste nel fatto che impedendo l’accumulo di queste cellule, il team è stato in grado di diminuire l’aggregazione della proteina tau, evitando la perdita della memoria conseguente alla morte neuronale.

Darren Baker, biologo molecolare e autore principale dello studio ha dichiarato

Negli studi precedentemente condotti abbiamo scoperto come l’eliminazione delle cellule senescenti nei topi invecchiati produceva un miglioramento della loro condizione; è ormai risaputo che, anche nell’uomo, con l’avanzare dell’età questo particolare tipo di cellule si accumula nelle aree associate alle malattie dell’invecchiamento quali ad esempio il Parkinson e l’Alzheimer.

Nel presente studio, il team di ricercatori ha riprodotto gli effetti del morbo di Alzheimer in un modello murino: sono stati ricreati, nei neuroni delle cavie, gli ammassi di proteine tau tipiche della malattia, inoltre i ricercatori sono stati in grado di consentire l’eliminazione delle cellule senescenti grazie a modificazioni genetiche. Ciò che si è osservato è che quando le cellule senescenti sono state rimosse, gli animali malati non sviluppavano più ammassi neurofibrillari, mantenevano la normale massa cerebrale ed i segni di infiammazione scomparivano.

Cellule senescenti: il loro ruolo nelle malattie neurodegenerative

Il dottor Baker ha aggiunto:

Siamo stati in grado anche di identificare il tipo specifico di cellula che è diventata senescente: due tipi diversi di cellule cerebrali, la microglia e gli astrociti, sono risultate essere senescenti quando abbiamo esaminato il tessuto cerebrale. Queste cellule sono entrambe importanti per la comunicazione neuronale quindi è verosimilmente plausibile che la loro senescenza produca un effetto negativo sulla salute cerebrale.

I risultati trovati mostrano che le cellule senescenti giocano un ruolo chiave nell’iniziazione e nella progressione delle malattie neurodegenerative; l’evidenza è piuttosto sorprendete poiché mai prima d’ora si era stabilito un nesso causale tra queste cellule e le malattie neurodegenerative.

Baker ha concluso:

Fino ad ora non sapevamo in che modo le cellule senescenti contribuissero allo sviluppo delle malattie cerebrali, scoprire che gli astrociti e la microglia sono inclini alla senescenza è sicuramente un passo molto importante. I lavori futuri intendo esaminare le specifiche alterazioni molecolari che si verificano nelle cellule colpite al fine di poter applicare questo approccio molecolare in ambito clinico.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Mayo Clinic. (2018, September 19). Zombie cells found in brains of mice prior to cognitive loss. ScienceDaily. Ricavato il 19 Settembre 2018 da www.sciencedaily.com/releases/2018/09/180919133024.htm
  • Bussian, T. J., Aziz, A., Meyer, C. F., Swenson, B. L.,. van Deursen, J. M., Baker, D. J. Clearance of senescent glial cells prevents tau-dependent pathology and cognitive declineNature, 2018; DOI: 10.1038/s41586-018-0543-y
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Malattie neurodegenerative: una nuova scoperta sui meccanismi di morte cellulare
Una nuova scoperta sui meccanismi di morte cellulare nelle malattie neurodegenerative

Secondo un recente studio, in caso di malattie neurodegenerative, le cellule nervose andrebbero incontro a un blocco che impedisce il processo di autofagia

ARTICOLI CORRELATI
Il contagio emotivo tra caregiver e paziente

A causa dell’alto carico assistenziale, la demenza comporta una ricaduta psicologica importante sul caregiver, le cui emozioni possono essere percepite dal paziente

Aggiornamenti delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Mental Health Gap Action Programme (mhGAP) guideline”

Le Mental Health Gap Action Programme guideline sono indicazioni, raccomandazioni e aggiornamenti per il trattamento di disturbi mentali, neurologici e abuso di sostanze

cancel