Secondo una nuova ricerca, condotta dall’Università di Binghamton, persone con bassa autostima tendono a fare un maggiore uso di oppioidi, per far fronte a situazioni di vita stressanti che incidono negativamente sulla loro vita.
La Threat Appraisal and Coping Theory, teoria di riferimento dello studio, suggerisce che queste persone in presenza di fattori stressanti mettano in atto comportamenti maladattivi, che nel breve termine alleviano l’angoscia ma nel lungo termine peggiorano la situazione.
Autostima bassa e droghe: lo studio
Nello studio sono state indagate tre variabili: cinque fattori potenzialmente stressanti della vita (salute, soldi, lavoro, famiglia, relazioni d’amore), autostima, uso di oppioidi. È stata prima analizzata l’associazione tra fattori stressanti e l’autostima, in seguito si è indagato sul ruolo da mediatore dell’autostima.
I soggetti della ricerca erano più di 1000 adulti statunitensi, di cui: 54% donne; 53% uomini; dai 45 anni in su; 76% bianchi; 60% con reddito uguale o superiore a 50.000$; 11% fa uso di oppioidi. I partecipanti hanno completato un sondaggio online.
Dallo studio si è evidenziata un’associazione tra bassa autostima e alto consumo di oppioidi. Inoltre, la bassa autostima è risultata essere un mediatore significativo tra fattori stressanti e uso di oppioidi. Questo indica quindi che gli eventi stressanti della vita incidono negativamente sulle persone con bassa autostima, le quali per stare meglio fanno uso di oppioidi.
Autostima bassa e droghe: ciò che resta da capire
La connessione tra queste variabili era stata riscontrata anche in ricerche passate. In questi studi era emerso che gli individui che manifestano un rifiuto sociale e che soffrono poi di depressione e bassa autostima (stati caratterizzati da una riduzione di serotonina e dopamina nel cervello) fanno un maggiore uso di oppioidi. Questo deriva dal fatto che il consumo di oppioidi permette di aumentare l’effetto della dopamina e della serotonina, attraverso un cambiamento rapido e potente nel funzionamento cerebrale.
Visti i risultati, i consumatori di oppioidi potrebbero cercare aiuto per imparare a gestire meglio queste situazioni stressanti, per aumentare la propria autostima, attraverso opportune strategie – afferma l’autore Aksen.
I risultati non sono da generalizzare a tutte le persone che affrontano periodi di vita stressanti. La ricerca presenta alcuni limiti:
- La maggior parte del campione ha un’identità etnica bianca e reddito alto
- La quantità di oppioidi utilizzata, la motivazione sottostante, la sequenza degli eventi che portano al consumo di oppioidi, l’esposizione ad un trattamento per uso di sostanze, potrebbero moderare l’associazione tra fattori stressanti e consumo degli oppioidi.