Sono state pubblicate sul Journal of Women’s Health le prime linee guida per la valutazione e il trattamento della depressione nel periodo di transizione verso la menopausa.
Durante la perimenopausa, il periodo che precede la vera e propria menopausa, gli ormoni subiscono un naturale calo, ciò porta alla manifestazione di diversi sintomi quali irregolarità del ciclo, vampate di calore, aumento del peso e disturbi del sonno.
È ormai risaputo da diversi anni che le donne hanno un rischio maggiore di sviluppare depressione durante il postpartum a causa del cambiamento ormonale, tuttavia poco si sa sul rischio depressivo associato al periodo di transazione verso la menopausa. Finora, anche dal punto di vista clinico, le raccomandazioni circa la diagnosi e la terapia di questo tipo di depressione sono state alquanto carenti.
L’importanza di avere delle linee guida per il trattamento della depressione nel periodo che porta alla menopausa
Un team di esperti convocato dalla North American Menopause Society e dal Network on Depression Centers Women and Mood Disorders Task Group e approvato dalla International Menopause Society ha redatto le prime linee guida per la valutazione e il trattamento della depressione durante la perimenopausa.
Pauline Maki, professoressa di psicologia e psichiatria all’Università dell’Illinois, ha affermato:
Le linee guide sono necessarie perché la depressione durante questo particolare periodo è difficile da identificare, la perimenopausa infatti può facilitare l’insorgenza di nuovi sintomi depressivi in molte donne.
La letteratura scientifica sull’argomento spiega l’associazione tra i sintomi della perimenopausa e il disturbo depressivo: sintomi quali vampate di calore e disturbi del sonno iniziano in questo momento e possono coesistere e sovrapporsi ai sintomi della depressione. In particolar modo quando le vampate di calore avvengono durante la notte, la così detta “sudorazione notturna”, il sonno può essere interrotto; i persistenti disturbi del sonno causati da questo sintomo possono contribuire allo sviluppo o all’esacerbazione dei sintomi depressivi.
In aggiunta c’è da considerare che spesso le donne a questa età hanno molte responsabilità e affrontano diversi fattori di stress: si prendono cura dei figli, della casa, dei genitori anziani o di richieste di lavoro sempre più crescenti. Tutti questi fattori stressanti, il basso livello di sostegno sociale e i problemi fisici possono essere strettamente correlati all’insorgenza della depressione in questo periodo.
Tuttavia il processo diagnostico è particolarmente ostico perché le cause scatenanti la depressione possono essere difficili da identificare, inoltre molte volte i sintomi esperiti non soddisfano i criteri per una diagnosi piena di depressione. Anche i sintomi depressivi lievi però possono abbassare la qualità di vita, ciò che appare veramente importante quindi è un’analisi dettagliata dei sintomi per giungere ad una diagnosi e identificare la miglior cura possibile.
Le conclusioni a cui sono giunti gli esperti per la stesura delle linee guida permettono di affermare che:
- la perimenopausa è un periodo di vulnerabilità per lo sviluppo di disturbi depressivi lievi con la possibilità di comparsa di un disturbo depressivo maggiore
- il rischio di sviluppare sintomi depressivi è elevato anche nelle donne senza precedenti episodi
- diversi sintomi della perimenopausa si sovrappongono alla presenza della depressione complicandone l’individuazione
- i fattori stressanti della vita possono influenzare negativamente l’umore, aumentando il rischio di depressione in questo particolare periodo
- i trattamenti terapeutici per la depressione (terapia farmacologia antidepressiva e interventi di psicoterapia) dovrebbero rimanere i gold standard in casi di depressione associata a perimenopausa