Da tempo gli studiosi cercano di capire il rapporto tra aborto e salute mentale delle donne, specialmente per quanto riguarda la depressione. È un tema di salute psicologica delle donne che viene sempre più spesso usato a scopi sociali e politici.
Secondo un recente studio pubblicato dal JAMA Psychiatry, che ha visto la partecipazione di quasi 400.000 donne, subire un aborto non aumenta il rischio di depressione. Nonostante la recente letteratura scientifica abbia dimostrato come l’ aborto non influisca negativamente sulla salute mentale delle donne, continuano ad essere pubblicati articoli che dichiarano il contrario, giustificando così le diverse politiche pubbliche degli Stati Uniti che limitano l’accesso all’ aborto.
Aborto e depressione: c’è una relazione?
La Dott.ssa Julia R. Steinberg, della University of Maryland School of Public Health, e colleghi, allo scopo di comprendere meglio che tipo di relazione intercorra tra l’ aborto e la salute mentale delle donne, hanno analizzato dati di donne danesi nate tra il 1980 e il 1994. I dati includevano informazioni riguardo gli aborti, le nascite e le prescrizioni di antidepressivi. È il primo studio che indaga la relazione tra aborto ed assunzione di antidepressivi (Steinberg et al., 2018).
Dalla ricerca emerge come, tra l’anno precedente all’ aborto e quello successivo, non risultano esserci differenze nell’assunzione di antidepressivi. Inoltre sembrerebbe che in seguito all’ aborto, con il trascorrere del tempo ci sia una diminuzione nell’uso di antidepressivi.
La presenza di un maggiore rischio di depressione per le donne che hanno abortito rispetto alle donne che non l’hanno avuto è contestato dalla Dott.ssa Steinberg, la quale sostiene che il rischio è lo stesso sia prima che dopo l’ aborto, ed il maggior utilizzo di antidepressivi non è dovuto all’ aborto, ma a problemi di salute mentali preesistenti o altre esperienze avverse.
Aborto e depressione: l’informazione negli Stati Uniti
Secondo il Guttmacher Institute, in almeno otto paesi degli Stati Uniti vengono divulgate informazioni riguardo all’ aborto che ne enfatizzano gli aspetti psicologici negativi.
In ben 27 stati, viene chiesto alle donne di aspettare un determinato periodo di tempo, che va dalle 24 alle 72 ore, tra il momento in cui ricevono una consulenza e il momento in cui decidono di abortire, spesso con la giustificazione che l’ aborto può danneggiare la salute mentale.
Visto il numero crescente di leggi emanate negli Stati Uniti per limitare l’ aborto, i risultati dello studio “Examining the Association of Antidepressant Prescriptions With First Abortion and First Childbirth” (Steinberg et al., 2018) forniscono importanti evidenze che potrebbero essere di grande aiuto per lo sviluppo di nuove politiche.