Nella schizofrenia la terapia assistita con animali, nella fattispecie con i cani, coadiuvata da altre terapie opportune, riduce i sintomi psicotici e migliora la qualità della vita dei pazienti schizofrenici.
La relazione che si crea fra individui e animali da compagnia ha dei riverberi positivi sulla salute umana, determinando una condizione di benessere. La terapia assistita con animali (AAT) produce molti benefici in diverse patologie, quali, ad esempio, le malattie cardiovascolari e le sindromi psichiatriche (sindromi depressive e sindromi psicotiche). Alla base di ciò, c’è il legame che si crea fra il paziente e l’animale, che determina un miglioramento della socialità e dell’emotività della persona. Nella schizofrenia la terapia assistita con il cane, coadiuvata da altre terapie opportune, riduce i sintomi psicotici e migliora la qualità della vita dei pazienti schizofrenici.
Keywords: Terapia assistita con animali, schizofrenia, sintomatologia psicotica, qualità della vita.
La terapia assistita con animali: gli effetti positivi sulla schizofrenia
La relazione che si crea fra individui e animali da compagnia ha dei riverberi positivi sulla salute umana, determinando una condizione di benessere (Fine, 2010).
La terapia assistita con animali (AAT) produce molti benefici in diverse patologie, quali, ad esempio, le malattie cardiovascolari e le sindromi psichiatriche (sindromi depressive e sindromi psicotiche) (Pedersen e al., 2011; Barak e al., 2001).
Alla base di ciò, c’è il legame che si crea fra il paziente e l’animale, che determina un miglioramento della socialità e dell’emotività della persona (Fine, 2010).
Nelle sindromi psicotiche, alcune ricerche effettuate (Rossetti e King, 2010; Kamioka e al., 2014) indicano che la terapia assistita con animali, abbinata ad altre terapie (farmacoterapia e riabilitazione psicosociale), ha un buon riscontro terapeutico sui pazienti affetti da tali psicopatologie. In essi, a seguito di questo tipo di intervento, si è notato un miglioramento dell’autostima, dell’autoefficacia, della funzionalità quotidiana e della sintomatologia psicotica (riduzione dei deliri, delle allucinazioni, dell’apatia, dell’appiattimento emotivo e dei disturbi comportamentali).
A confermare ulteriormente queste evidenze scientifiche sono i risultati di una ricerca (Calvo e al., 2016), che ha indagato gli effetti della terapia assistita con animali su 14 pazienti affetti da schizofrenia. In pratica, è stato analizzato l’effetto che tale cura ha sui sintomi della schizofrenia e sulla qualità della vita dei pazienti.
Per validare i risultati dello studio è stato utilizzato il Test PANSS (Kaye e al., 1989), che accerta quantitativamente la presenza dei sintomi psicotici, e il Questionario EuroQol-5 (EQ-5D) (Bobes e al., 2005), che indaga la qualità della vita. Inoltre, a ciascun paziente è stato misurato il cortisolo, ormone dello stress (Fortunato e al., 2008), nella saliva.
I test menzionati sono stati somministrati sia prima della sperimentazione che successivamente ad essa. La misurazione del cortisolo salivare è stata effettuata sia prima che dopo ogni singola seduta di terapia assistita con animali.
La terapia assistita con i cani prevedeva tre fasi. Nella prima, con l’ausilio di un operatore, si faceva nascere un legame emotivo fra il paziente e il cane. Nella seconda fase si consolidava il legame, facendo fare ad essi delle lunghe passeggiate. Nella terza fase il paziente, avendo ricevuto istruzioni al riguardo, addestrava il cane e giocava con esso.
La terapia è stata effettuata per 6 mesi con 2 sedute alla settimana di 1 ora circa. Abbinata alla terapia assistita con animali, c’era la terapia farmacologica e la riabilitazione psicosociale, che comprendeva 5 tipi di intervento, ovvero psicoterapia individuale, psicoterapia di gruppo, psicoterapia familiare, terapia orientata ad implementare le funzionalità legate alla quotidianità e terapia finalizzata ad incrementare le abilità sociali.
I risultati della ricerca hanno evidenziato che la terapia assistita con il cane, coadiuvata da altre terapie opportune, riduce i sintomi psicotici e migliora la qualità della vita dei pazienti schizofrenici. Inoltre, ogni singola seduta con l’animale ha un effetto rilassante, come confermato dalla riduzione della quantità di cortisolo nella saliva.