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Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità (2016) – Recensione del libro

Il libro 'Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità' illustra la terapia con i cosiddetti pazienti difficili secondo un approccio integrato

Di Alice Mannarino

Pubblicato il 03 Apr. 2017

Aggiornato il 25 Lug. 2017 11:48

Il manuale Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità di Antonella Ivaldi si pone come ponte teorico e clinico tra la prospettiva psicoanalitica e quella cognitivo-evoluzionista per il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità.

 

L’autrice nella prima parte del libro Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità espone in modo dettagliato ed esaustivo i fondamenti teorici dei due modelli scientifici attuali sul tema dei sistemi motivazionali, quello cognitivo-evoluzionista di Giovanni Liotti e quello psicoanalitico di J. Lichtenberg. Segue un interessante confronto tra i due modelli teorici e un intero capitolo dedicato alla relazione terapeutica nella prospettiva teorica dei sistemi motivazionali, curato dagli autori Liotti e Lichtenberg.

L’intento del volume è quello di tenere conto degli importanti contributi provenienti da approcci teorici differenti ma profondamente interconnessi, promuovendo la curiosità per la ricerca e prendendo le distanze da rigide posizioni teoriche.

 

Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità: dai “pazienti difficili” al modello REMOTA

La parte centrale del manuale Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità approfondisce in modo specifico le caratteristiche relazionali dei cosiddetti pazienti difficili, le loro storie di sviluppo traumatico, l’attaccamento disorganizzato e l’instabilità affettiva. Sono proprio questi aspetti a rendere tortuoso e al tempo stesso affascinante il rapporto terapeutico con questa tipologia di pazienti. Quello che si richiede ad uno psicoterapeuta che desidera lavorare con pazienti difficili, sottolinea l’Ivaldi è un’alta capacità a monitorare in modo continuo l’andamento emotivo della relazione, esplorando le proprie emozioni e provando a stimolare una riflessione congiunta con il paziente su ciò che sta accadendo nella relazione. All’interno del volume numerosi sono gli esempi di casi clinici che vengono affrontati dall’inizio della terapia, fino alle fasi più avanzate.

L’ultima parte del volume Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità descrive in modo chiaro e dettagliato il Modello clinico Relazionale/ Multi-Motivazionale- REMOTA-: si tratta di un modello ideato dalla stessa autrice il cui punto di forza è dato dall’integrazione di diversi indirizzi teorici. Dopo qualche cenno storico, l’Ivaldi, in Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità, si sofferma sui punti cardine del modello di lavoro, arricchendo la narrazione con esempi clinici che consentono al lettore di calarsi nell’esperienza terapeutica e di coglierne l’essenza.

Il modello prevede l’integrazione tra psicoterapia individuale e di gruppo e viene presentato ai pazienti come un unico trattamento, la terapia individuale alternata settimanalmente a quella di gruppo. La prima fase del trattamento si svolge individualmente per circa un anno, durante il quale il paziente viene seguito dal proprio terapeuta. Il lavoro del terapeuta in questa fase iniziale si concentra perlopiù sulla valutazione, sull’identificazione delle risorse personali del paziente e sul contesto affettivo di appartenenza.

Dopo la fase iniziale il terapeuta concorda con il paziente l’inizio del gruppo terapeutico, che sarà condotto da due co-terapeuti gli stessi che seguono i pazienti individualmente. Inizialmente verrà alternata terapia individuale e di gruppo per poi passare, nella fase finale alla sola terapia di gruppo. Questa parte del manuale riporta anche i risultati e la discussione su uno studio di valutazione di un campione di pazienti difficili trattati con il modello in oggetto.

La parte conclusiva del volume affronta l’analisi del concetto di affiliazione all’interno di un gruppo terapeutico, soffermandosi sui fattori che possono ostacolare l’attivazione del sistema motivazionale affiliativo nel paziente così come nel terapeuta. Come sottolinea l’autrice l’affiliazione è la base per essere un individuo sociale e il trattamento di gruppo fornisce un ambiente all’interno del quale lavorare su se stessi e con gli altri in maniera più complessa ed efficacie.

Il libro Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità grazie alla sua chiarezza ed esaustività si presenta come un buon punto di riferimento teorico e pratico sia per gli allievi in formazione sia per i terapeuti più esperti che potranno aggiornarsi e avvicinarsi ad un nuovo approccio integrato.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Ivaldi, A. (2016). Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità. Franco Angeli Editore
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