La relazione congressuale intitolata “La dimensione diagnostica dei gravi disturbi psicotici e di personalità” fornisce informazioni su come si sia modificato nel tempo il processo diagnostico dei suddetti disturbi, fino ad arrivare alla pubblicazione del DSM-5 con le diatribe e le critiche dei professionisti che questo manuale ha sollevato.
Aristide Tronconi
Nella relazione viene ripercorsa la storia del processo diagnostico dei gravi disturbi psicologici a partire dal 1500, periodo storico ricordato per i processi alle streghe e l’Inquisizione. Nel corso dei secoli l’approccio ai disturbi mentali si è modificato e il processo diagnostico è stato guidato da manuali diagnostici e statistici, tra il il DSM che è giunto alla sua quinta edizione. Ed è proprio sul DSM- 5 che viene focalizzata maggiormente l’attenzione.
“Triora è un borgo di montagna del Ponente ligure, in provincia di Imperia, di circa 500 abitanti, passato alla storia perché lì si tenne, tra il 1587 e il 1589, il più grande processo alle streghe che si fosse mai celebrato in Italia1. Il processo ebbe inizio verso la fine dell’estate del 1587, dopo un lungo periodo di carestia che ridusse alla fame l’intera popolazione. Gli abitanti erano convinti che la causa non fosse naturale, ma dovuta ai malefici e ai poteri occulti di alcune persone. Va ricordato che a quell’epoca, e fino a tutto il secolo successivo, le credenze magiche erano abbastanza diffuse, non solo presso il popolo, ma anche presso gli uomini di cultura2. Il Parlamento locale e il Podestà, in accordo col Consiglio degli anziani, decisero quindi di avviare un’indagine locale con l’aiuto dell’Inquisizione, stanziando per le spese 500 scudi, una cifra enorme in relazione alla condizione economica del borgo stesso3. Non solo a Triora, ma anche in altre parti d’Italia e d’Europa, buona parte delle donne riconosciute colpevoli e condannate al rogo per stregoneria erano a conoscenza dei principi medicamentosi di molte erbe e piante. Si trattava di un sapere empirico che veniva tramandato in ambito familiare e usato per soccorrere i sofferenti della comunità. Poteva talvolta succedere che per sensibilità del malato, o per dosi troppo elevate dei componenti erboristici, sopraggiungesse la morte per stato di tossicità, per cui la guaritrice veniva assimilata alla strega malvagia. […]
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