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DSM-5, L’essenziale. Guida ai nuovi criteri diagnostici, di L.W. Reichenberg

Il libro, scritto da Lourie W. Reichenberg, è una sorta di Bignami del DSM-5, che descrive le caratteristiche del manuale in modo piuttosto schematico

Di Gaspare Palmieri

Pubblicato il 11 Mag. 2015

Non è certo una lettura appassionante, ma viste le dimensioni e i contenuti schematici mi pare un buon libro da tenere sulla scrivania e consultare agilmente al bisogno.

Sono passati quasi due anni dalla pubblicazione da parte della American Psychiatric Association del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, 5a edizione (DSM-5), il testo diagnostico di riferimento della psichiatria americana. Come previsto, anche questa edizione ha destato importanti polemiche nella comunità scientifica e non, in quanto il testo mantiene sostanzialmente un’impostazione categoriale e, rispetto al precedente, allarga le maglie della psicopatologia includendo anche condizioni fisiologiche come il lutto (in pratica si può parlare di depressione anche solo due mesi dopo la perdita di una persona cara).

Vengono anche  proposte nuove diagnosi come il disturbo da accumulo, il disturbo da binge eating e la sindrome psicotica attenuata nel bambino, mentre altre sindromi hanno cambiato categoria (ad esempio il gioco d’azzardo patologico è finito nelle dipendenze, il disturbo da dismorfismo corporeo nei disturbi ossessivo compulsivi).

Il libro in questione, scritto da un counselor americano, è una sorta di Bignami del DSM-5, che in modo abbastanza schematico si propone di: informare i lettori sui cambiamenti rispetto alla versione precedente del manuale (DSM-IV), fornire criteri e raccomandazioni per il trattamento dei nuovi disturbi introdotti e fornire quando possibile la lista dei codici della più europea International Classification of Diseases (ICD-9 e ICD-10). Quest’ultima caratteristica rende il testo piuttosto utile nella pratica clinica istituzionale dove è spesso necessario inserire tali codici nelle cartelle cliniche o in altri documenti, magari dopo la comparazione con la diagnosi da DSM.

Non è certo una lettura appassionante, ma viste le dimensioni e i contenuti schematici mi pare un buon libro da tenere sulla scrivania e consultare agilmente al bisogno.

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Reichenberg, L.W. (2015). DSM-5. L’essenziale. Guida ai nuovi criteri diagnostici, Raffaello Cortina Editore
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