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Il Cervello felice (2014) di John Arden – Recensione

Il libro "Il cervello felice" illustra, avvalendosi di casi clinici, alcuni principi generali sul funzionamento neurobiologico del cervello

Di Benjamin Gallinaro

Pubblicato il 25 Ott. 2016

Aggiornato il 26 Ott. 2016 17:12

Il libro “Il cervello felice” (originale “The Brain Bible”) di John Arden, si prefigge l’obiettivo di tracciare un percorso specifico attraverso il quale il lettore può acquisire numerose informazioni e concetti utili ad attuare comportamenti che possano proteggere e mantenere allenato il nostro cervello.

 

Cura del corpo…e del cervello?

Siamo sempre più attenti e impegnati nel prenderci cura dei nostri organi: andiamo a correre, in bicicletta o ci concediamo delle passeggiate per mantenere efficiente il nostro apparato cardiocircolatorio, smettiamo di fumare per preservare i nostri polmoni, stiamo attenti all’alimentazione per mantenere efficienti gli organi deputati alla digestione, cerchiamo di bere una sufficiente quantità d’acqua per favorire il buon funzionamento dei reni e per idratare la pelle.

Non sempre, tuttavia, viene dato il giusto risalto all’importanza di mantenere attivo ed efficiente l’organo forse più importante che abbiamo: il cervello. Paradossalmente, spesso diventiamo consapevoli del nostro stesso cervello, solo quando il suo funzionamento è ostacolato da disturbi neurologici, psichiatrici, o psicologici che influenzano pesantemente la nostra vita quotidiana.

 

Il cervello felice di J. Arden

Il libro “Il cervello felice” (originale “The Brain Bible”) di John Arden, psicologo e neuropsicologo americano, già direttore responsabile dei programmi di formazione e training nel campo della salute mentale dei Kaiser Permanente Medical Centers della North Carolina, si prefigge l’obiettivo di tracciare un percorso specifico, basato su dati di ricerca in campo neuroscientifico e sull’esperienza clinica dell’autore, attraverso il quale il lettore può acquisire numerose informazioni e concetti utili ad attuare comportamenti che possano proteggere e mantenere allenato il nostro cervello.

Il libro “Il cervello felice”, dopo un capitolo introduttivo di presentazione della struttura del volume, illustra, avvalendosi di esempi concreti basati sulle storie di alcuni pazienti di Arden, alcuni principi di generali sul funzionamento neurobiologico del cervello, basati sulle ricerche neuroscientifiche degli ultimi anni.

La seconda parte del volume è invece interamente incentrata sulla presentazione dei diversi fattori del programma Cervello felice, che secondo Arden concorrono a garantire un cervello brillante, attivo e lucido negli anni, in barba al trascorrere del tempo. I fattori chiave presentati da Arden sono cinque: alimentare la sete di curiosità intellettiva del nostro cervello garantendogli istruzione e sfide cognitive fin dalla giovane età e per tutto il corso dell’esistenza (fattore intellettuale); seguire uno stile alimentare sano ed equilibrato, favorendo alcuni alimenti e limitando o eliminandone altri (fattore alimentazione); condurre una vita attiva caratterizzata da un’attività aerobica regolare e costante (fattore movimento); mantenere una solida rete di rapporti e relazioni sociali appaganti (fattore sociale); garantire al nostro organismo il giusto riposo e una sufficiente quantità di sonno ristoratore (fattore sonno).

Ai cinque fattori principali, l’autore aggiunge uno specifico capitolo, che approfondisce l’importanza di utilizzare strategie e strumenti come le tecniche di rilassamento, la meditazione e l’attenzione non giudicante al momento presente (di fatto la mindfulness) che consentano di gestire le situazioni e i momenti caratterizzati da intenso e protratto stress, riducendone l’impatto sulle nostre capacità cognitive.

Il libro presenta tre punti forti, che rendono interessante e godibile la lettura sia agli addetti ai lavori (psicologi, psicoterapeuti, medici, neuroscienziati ecc.), che alle persone appassionate e interessate alle tematiche riguardanti il benessere psicofisico: l’autore, nell’esporre le sue teorie e nel fornire i concetti, fa esplicito riferimento a molti studi scientifici (più di cento), i cui riferimenti sono pubblicati nelle note finali e sono facilmente consultabili e approfondibili.

Arden inoltre riesce a incuriosire e far riflettere il lettore in merito alla grande varietà di elementi che possono concorrere a favorire il benessere mentale e cognitivo, invogliando a porre maggior attenzione e consapevolezza alle proprie abitudini e motivando al cambiamento di alcuni nostri stili di vita. La narrazione intervalla sapientemente spiegazioni di concetti più tecnici e scientifici alla descrizione di aneddoti personali dello stesso Arden e dal racconto delle storie di alcuni suoi pazienti.

Nei racconti dei pazienti di Arden possiamo facilmente rivedere noi stessi o le persone con cui siamo a contatto nel corso della nostra vita personale o professionale, da Sylvia, 60 anni, preoccupata dalla perdita di lucidità mentale rispetto a quando aveva 30 anni, a Sara, madre, moglie e lavoratrice, impegnata da anni a prendersi cura dei figli prima e dei genitori anziani poi, che inizia ad accusare il peso dello stress di anni dedicati prevalentemente al benessere di chi le sta vicino, a Richard, professionista da pochi anni in pensione, sorpreso dal calo di brillantezza e dalla comparsa di vuoti mentali comparsi da quando ha lasciato il lavoro…

In sintesi “Cervello Felice” rappresenta una buona lettura, che ha il merito di farci riflettere sul prendere maggiormente in considerazione un approccio olistico al benessere del nostro cervello e che ci può consentire di adottare personalmente, o consigliare a chi ci sta vicino, degli accorgimenti comportamentali semplici ma incisivi, che possono portare benefici rapidi e sostanziali alla nostra salute psicologica, fisica e cognitiva.

 

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SCRITTO DA
Benjamin Gallinaro
Benjamin Gallinaro

Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Arden John (2016) Il cervello felice. Sperling & Kupfer, orig. Arden John (2014) The Brain Bible. McGraw-Hill Education.
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