La rassomiglianza del bambino al padre è un’importante indice per valutare la certezza della paternità. Numerosi studi hanno messo in evidenza che una scarsa somiglianza dei piccoli induce il padre ad un inadeguato attaccamento verso la propria prole.
L’incertezza della paternità può produrre una condizione di stress, responsabile di uno stato di ansia duraturo. Completamente diversa è la percezione della somiglianza da parte della madre: infatti, per lei esiste un naturale legame con i propri figli, derivante dalla gravidanza, che non ha necessità di essere convalidato dalla rassomiglianza fisica.
Padri, genitorialità e certezza della paternità
Storicamente e culturalmente gli uomini hanno sempre investito meno risorse ed energie nell’accudimento della prole rispetto alle proprie compagne. Fra le paure che possono assillare gli uomini, c’è la non certezza della paternità, ovvero il pensare che la propria compagna possa aver generato il figlio con un altro partner sessuale (Burch e Gallup, 2000).
Diverse ricerche transculturali hanno stabilito che il padre tende ad investire più risorse nell’accudimento della prole, nella misura in cui è certo della sua paternità (Gaulin e Schlegel, 1980). Per risolvere i dubbi relativi alla certezza della paternità, gli uomini ricercano delle prove, che possono essere dirette o indirette.
Fra le prove indirette c’è la consapevolezza dell’infedeltà della propria compagna. In altre parole, se il marito ha la sensazione che la propria moglie abbia altri partner sessuali è più facile che sviluppi dei dubbi sulla sua paternità (Apicella e Marlowe, 2004). Come prova diretta della sua paternità, l’uomo ricerca la somiglianza nel viso e nell’odore corporeo. Praticamente, confronta il viso del bambino e il suo odore corporeo con i propri, come messo in evidenza dalle ricerche di Bressan e coll. (2009) e di Alvergne e coll. (2010).
Incertezza della paternità e ansia
Quando l’uomo non ha la certezza della paternità si determina uno stato di ansia costante, che si manifesta con apprensione, nervosismo e inquietudine (Spielberger, 1983).
Uno studio (Yu, Zhang, Chen, Jin, Qiao e Cai, 2016) compiuto dai ricercatori delle Università di Pechino, Wuhan e Linfen, in Cina, e dell’Università di Miami, negli USA, ha voluto stabilire il ruolo svolto dalla percezione della rassomiglianza del viso del proprio figlio nel vissuto psicologico genitoriale. Per fare questo si sono analizzati 151 genitori, 55 padri e 96 madri, che avevano un solo figlio ed erano al loro primo matrimonio. La ricerca è avvenuta in un scuola dell’infanzia di Pechino. L’età media dei figli era di quattro anni (4,66) ed essi erano suddivisi in 75 maschi e 76 femmine. Per sondare la percezione della somiglianza è stato utilizzato un questionario predisposto per questo scopo e, come misuratore dell’ansia, si è adoperato lo State Trate Anxiety Inventory (STAI).
Lo studio ha dimostrato che gli uomini sono più attenti a valutare la somiglianza fra sé e il proprio figlio rispetto alle donne. Nello specifico, nei padri la somiglianza svolge un ruolo rassicurante, mentre nelle madri essa esercita un peso ininfluente.
Abstract
Father–child facial resemblance is an important cue for men to evaluate paternity. Previous studies found that fathers’ perceptions of low facial resemblance with offspring lead to low confidence of paternity. Fathers’ uncertainty of paternity could cause psychological stress and anxiety, which, after a long time, may further turn into trait anxiety. Conversely, females can ensure a biological connection with offspring because of internal fertilization. The purpose of this study was thus to examine the role of parents’ gender in the effect of parents’ perceived facial resemblance with child on their trait anxiety. In this study, 151 parents (father or mother) from one-child families reported their facial resemblance with child and their trait anxiety. Results showed that (i) males tended to perceive higher facial similarity with child than did females and (ii) males’ perceived facial resemblance with child significantly predicted trait anxiety, whereas females’ perceived facial resemblance did not. These findings suggested that the uncertainty of paternity contributed to the trait anxiety of fathers, but not mothers.
Keywords: resemblance, paternity, anxiety.