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La compassione per persone o animali deve essere diversa? Sulle parole di Papa Francesco

Si possono amare e rispettare i bambini solo se si amano e si rispettano gli animali e se non si fanno indebiti paragoni tra sentimenti legittimi...

Di Sandra Sassaroli

Pubblicato il 20 Mag. 2016

Caro Papa Francesco, permettimi di dissentire dalle tue ultime frasi in cui paragoni cani e gatti e umani e compassione verso gli animali con pietà per gli umani.

“…la pietà non va confusa con la compassione che proviamo per gli animali che vivono con noi“.

Tradotto:

“Accade che a volte si provi questo sentimento verso gli animali, e si rimanga indifferenti davanti alle sofferenze dei fratelli”.

Comprendo la necessità di parlare dell’amore, è il tuo mestiere e penso anche che sia importante, utile e che abbia fatto, nella sua versione sublime, molto bene all’umanità, ma non capisco il paragone con la compassione per gli animali, e soprattutto il fatto che tu differenzi le due cose. Solo chi ha compassione per gli animali, li ama e li protegge, li vede come creature che sono degne di una vita che abbia senso, che aiuti ad alleviare le loro sofferenze, che abbia rapporti con loro di affetto e rispettosi della loro animalità, solo persone così possono amare il prossimo umano, averne pietà. Perché è nel riconoscersi tutti come creature di questo mondo, direi di Dio, se si ha fede, ed è solo così che si diventa umani veramente.

Gli uomini e le donne e i bambini devono essere protetti e amati, e lo si può fare solo se ci si rende conto che anche gli animali, che noi chiudiamo in gabbie, mangiamo, matrattiamo, sfruttiamo, uccidiamo per ornarci, torturiamo per gioco, sono noi stessi.

Le differenze che tu sottolinei, la differenzia che fai  tra compassione e pietà, non è utile ad aumentare l’attenzione agli altri umani, ma giustifica anzi ciò che di crudele da sempre, facciamo agli altri ospiti di questo pianeta, ai nostri compagni di viaggio su questa terra.

 

Si possono amare e rispettare i bambini solo se si amano e si rispettano gli animali e se non si fanno indebiti paragoni tra sentimenti legittimi. La differenza tra compassione e pietà è una differenza semanticamente arbitraria, e direi che la scelta se dedicare le proprie forze, le proprie energie a difendere bambini e animali, appartiene a ciascuno di noi ed è un diritto. Fare gerarchie di tipi di amore, di rispetto di affetto è rischioso e soprattutto poco utile ad aumentare l’amore nel mondo.

 

E un ultima nota, nei disturbi della Condotta con ridotta socializzazione leggiamo:

Disturbo della condotta con socializzazione normale (F91.2)

…violenti accessi di rabbia incontrollabile, azioni distruttive delle cose altrui, incendi, crudeltà verso i compagni e gli animali.

Ed è interessante questo avvicinamento tra umani e animali  nel disturbo della condotta, che sottolinea più la vicinanza che la distanza.

 

VIDEO: Dogs decoded

https://www.youtube.com/watch?v=kqlskptTPxU

 

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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