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Come venivano trattati i bambini nelle culture precedenti? La ricerca in ambito forense può fornirci la risposta!

Secondo gli esperti la ricerca in ambito forense su bambini vittime di abusi può fornirci info su come venivano trattati i bambini nelle culture precedenti

Di Chiara Ajelli

Pubblicato il 27 Gen. 2016

Alcuni esperti di medicina legale della North Carolina State University, hanno recentemente pubblicato una guida su come la ricerca dell’analisi forense su bambini vittime di abusi può essere utilizzata per far luce su come questi venivano trattati nelle culture precedenti.

Tra i diversi lavori svolti dagli antropologi-biologi, c’è anche quello di osservare i resti scheletrici di culture passate, al fine di conoscere come vivevano le precedenti popolazioni. Gli antropologi forensi, invece, lavorano con le moderne Forze dell’Ordine per decifrare le prove scheletriche presenti, con lo scopo di risolvere crimini. Grazie a queste figure, numerosi abusi sui minori (fisici, emotivi, sessuali e di abbandono) sono stati documentati nel corso della storia. Tuttavia, prima della metà del Novecento, le lesioni inflitte ai bambini sono state spesso, se non quasi sempre trascurate, probabilmente perché in passato i bambini venivano spesso visti come una proprietà.

A partire da queste premesse, alcuni esperti di medicina legale della North Carolina State University, hanno recentemente pubblicato una guida su come la ricerca dell’analisi forense su bambini vittime di abusi può essere utilizzata per far luce su come questi venivano trattati nelle culture precedenti.

[blockquote style=”1″]Purtroppo, abbiamo un sacco di esperienza nello studio dei resti scheletrici di bambini in indagini penali per determinare come sono stati trattati e come sono morti[/blockquote] dice Ann Ross, professore di antropologia alla NC State. [blockquote style=”1″]Attualmente utilizziamo le informazioni che abbiamo ottenuto dalle popolazioni moderne, così da poter approfondire il comportamento delle popolazioni storiche e preistoriche, in particolare in materia di lavoro minorile, di pedofilia e di omicidio del bambino.[/blockquote]

Come prima cosa è importante tenere a mente che i bambini non sono solo piccoli adulti, infatti lo scheletro di un bambino è molto diverso da quello di un adulto. Infatti nel loro documento, i ricercatori attingono a decenni di ricerca per spiegare come la biomeccanica e la guarigione degli scheletri dei bambini cambiano a seconda dell’età del bambino.
All’interno del loro documento, i ricercatori hanno posto particolare attenzione al modo in cui gli antropologi distinguono le lesioni accidentali da quelle intenzionali sui bambini. Questo perché, come afferma Ross [blockquote style=”1″]Alcune combinazioni di lesioni sono altamente indicative di abuso, come ad esempio fratture costali multiple a diversi stadi di guarigione.[/blockquote]

Ross e collaboratori, sottolineano infine quanto sia difficile interpretare le prove scheletriche, in quanto spesso può capitare che un abuso apparentemente fisico possa rivelarsi un caso di abbandono di minori. Come afferma Ross [blockquote style=”1″]Questo tipo di negligenza, o assenza di cura, è comunque un abuso, ma per noi è importante, in un contesto penale, capire cosa è successo. È indispensabile capire queste differenze, se vogliamo conoscere meglio il comportamento delle società e delle culture precedenti.[/blockquote]

Pertanto l’obiettivo finale è quello di fornire una serie di metodi clinici ad antropologi biologi e forensi così da poterli aiutare a interpretare i resti scheletrici basandosi sui migliori dati scientifici.

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