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Procrastinazione: esiste una componente genetica che ci spinge a rimandare a domani?

Un nuovo studio si è posto l’obiettivo di comprendere perché alcuni di noi cedono alla procrastinazione rispetto ad altri: vi è una componente genetica?

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 21 Ott. 2015

Un nuovo studio pubblicato su Journal of Experimental Psychology si è posto l’obiettivo di comprendere perché alcuni di noi cedono più facilmente alla procrastinazione rispetto ad altri: vi è una componente genetica?

La procrastinazione è un curioso e frequente fenomeno psicologico che chiama in gioco un complesso di specifiche emozioni -ad esempio l’ansia – e credenze legate alla bassa tolleranza della frustrazione, alle proprie capacità e al valore personale. La procrastinazione puo’ essere sintenticamente definita come l’irrazionale posticipazione di una specifica azione intenzionale.

Un nuovo studio pubblicato su Journal of Experimental Psychology si è posto l’obiettivo di comprendere perché alcuni di noi cedono più facilmente alla procrastinazione rispetto ad altri: vi è una componente genetica? In che modo la procrastinazione è correlata ad altre funzioni mentali? Lo studio ha coinvoilto circa di 380 coppie di gemelli, metà dei quali erano omozigoti (che hanno esattamente gli stessi geni) e l’altra metà eterozigoti (che in media presentano geni uguali per il 50%).

I soggetti hanno compilato alcuni questionari per l’assessment della tendenza a procrastinare. Inoltre hanno completato una serie di misure della funzione esecutiva.

I ricercatori dunque avendo a disposizione due subcampioni di gemelli hanno analizzato le correlazioni tra le misure rilevate nei due gruppi : una maggiore correlazione di una misurazione nel subcampione dei gemelli omozigoti rispetto a quello degli eterozigoti indicherebbe un maggior ruolo della componente genetica nella spiegazione della tendenza a procrastinare.

I ricercatori sulla base dei dati hanno concluso che la tendenza a procrastinare sarebbe parzialmente ereditaria – il 28% della variabilità in questo tratto sarebbe infatti spiegata dall’influenza genetica.

Altro risultato interessante è che la tendenza a procrastinare correla con le misurazioni dell’abilità della funzione esecutiva: i procrastinatori hanno prestazioni inferiori nei test di funzione esecutiva, un’abilità cognitiva fondamentale per la gestione efficace delle distrazioni e delle risposte inibitorie, anche per il raggiungimento di obiettivi a breve-medio termine.

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Linda Confalonieri
Linda Confalonieri

Redattrice di State of Mind

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