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Paura, Traumi, Ossessioni. Esposizione in psicoterapia: effetti sul cervello di Emiliano Toso – Recensione

L'autore affronta il tema dell'esposizione che permette al paziente di affrontare ciò che teme in psicoterapia e degli effetti della terapia sul cervello

Di Redazione

Pubblicato il 22 Dic. 2014

Aggiornato il 13 Giu. 2016 14:23

Libro finalista al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2014.

Cinzia Gasperi

Il lettore può vedere le prove dei cambiamento del cervello quando la terapia va a buon fine ed allo stesso tempo entra nel vivo di una discussione scientifica che ancora non ha trovato una risposta definitiva ai molti quesiti che la discussione sull’esposizione ha dischiuso.

Emiliano Toso, nel testo Paura, Traumi, Ossessioni. Esposizione in psicoterapia: effetti sul cervello, si propone l’intento, splendidamente riuscito, di parlare contemporaneamente ad un pubblico di specialisti e di appassionati. Lo stile che caratterizza l’intero libro è scorrevole, immediato, ma allo stesso tempo accurato e preciso.

I cardini attorno cui si sviluppano il discorso sono la plasticità neuronale e l’esposizione, ossia quella tecnica che propone alle persone d’affrontare ciò che più temono coll’aiuto di un terapeuta. Questo spunto consente all’autore d’illustrare le ultime frontiere della psicoterapia e d’intrecciare strettamente cervello, mente e comportamento, a partire da una solida base scientifica, riccamente documentata da una rassegna di recenti ricerche.

Il ritratto che emerge è quello di un cervello come organo capace di cambiare se stesso grazie allo straordinario ruolo dell’esperienza e di una psicoterapia efficace in quanto “metodica esperienziale di apprendimento controllato per eccellenza”.

premio_nazionale_300Il primo capitolo descrive l’esposizione, illustrando le diverse strategie che appartengono a questa famiglia; nonché quali elementi impediscano la sua attuazione o favoriscano la riuscita dell’intervento.  Toso illustra, poi, sia efficacia dell’esposizione, sia  l’impossibilità di comprendere  i suoi sorprendenti effetti, poiché non sono ancora chiari i meccanismi che davvero cambiano la persona, i suoi comportamenti, la sua mente.

Il secondo capitolo descrive cosa d’intenda per plasticità neuronale, ossia la straordinaria abilità del nostro cervello di scolpirsi attraverso le esperienze di vita, che solo le recenti evoluzioni delle tecniche di neuroimmagine (argomento del quarto capitolo) hanno consentito di iniziare ad esplorare, aprendo un terreno di ricerca nuovo e fecondo per i curiosi della mente. Queste recenti acquisizioni hanno permesso, inoltre, di comprendere come sia possibile superare i limiti del genoma e come le persone possano adattarsi oltre l’immaginabile ad ambienti ed eventi di vita, grazie a meccanismi spiegati e trasmessi con immediatezza al lettore.

L’aspetto forse più affascinante che l’autore pone in luce, è proprio la possibilità che noi tutti abbiamo d’influenzare, attraverso esperienza, azioni, pensieri, emozioni il nostro cervello e la nostra mente  ed è proprio questo meccanismo che ci porta a ridefinire la psicoterapia (esperienza correttiva per eccellenza),  rendendola a pieno titolo una terapia anche biologica; essa stessa, (come ampliamente descritto nel capitolo quarto) risulta efficace, infatti, solo se insieme ai comportamenti e ai pensieri dalla persona, ne modifica anche quel chilo e mezzo scarso di carne della consistenza del tofu, che chiamiamo cervello (come illustrato del terzo capitolo).

La riprova di quanto scritto si trova nel capitolo quinto, che presenta una rassegna di ricerche sull’uso e l’efficacia dell’esposizione in diversi disturbi psicologici, quali DOC ed Ansia Sociale, solo per citarne alcuni.

Il lettore può vedere, così, le prove dei cambiamento del cervello quando la terapia va a buon fine ed allo stesso tempo entra nel vivo di una discussione scientifica che ancora non ha trovato una risposta definitiva ai molti quesiti che la discussione sull’esposizione ha dischiuso.

Tosi conclude con alcune considerazioni, che vanno a concretizzare il discorso portante dell’intero testo: è impossibile, visti gli intrecci tra esperienza, vita e carne, separare il psicologico dal biologico, rinchiudere la sofferenza e l’esperienza umana in una rigida linea causa-effetto.

Questa constatazione ci obbliga a ridefinire su base scientifica il dualismo anima-corpo di cartesiana memoria: la mente diventa in grado di modificare e modificarsi; dobbiamo ripensare la psicoterapia stessa, non più come una terapia alternativa agli aspetti biologici, ma come un processo incarnato, con tutte le responsabilità che ne derivano.

Paura, Traumi, Ossessioni. Esposizione in psicoterapia: effetti sul cervello: un testo di divulgazione, di psicoterapia, di riflessione ontologica.

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Fondamenti di Terapia Cognitiva a cura di Carmela La Mela – Recensione

BIBLIOGRAFIA:

  • Toso E. (2014). Paura, Traumi, Ossessioni. Esposizione in psicoterapia: effetti sul cervello. Libreria universitaria
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