“Una delle grandi attrattive dei social network è che permettono alle persone di gestire il proprio umore scegliendo cosa guardare e con chi paragonarsi”. È quanto sostiene l’autore di un recente studio della Università Statale dell’Ohio.
Generalmente le persone usano i social media per connettersi con chi appare positivo e di successo (o quanto meno orientato al successo), ma quando l’umore peggiora la tendenza sembra cambiare e l’interesse si sposta verso chi è meno attraente e meno “vincente”, come per evitare paragoni svantaggiosi e tutelare la propria autostima.
Per questa ricerca sono stati coinvolti 168 studenti di un college, dopo un compito preliminare per il quale ricevevano in maniera del tutto casuale un giudizio gratificante o denigrante (per suscitare umore positivo o negativo), è stato chiesto loro di valutare un nuovo sito chiamato “SocialLink” che presentava i profili di 8 individui volutamente creati per sembrare in parte attraenti e di successo, in parte invece l’opposto.
I risultati confermano l’ipotesi iniziale: i partecipanti di buon umore hanno passato più tempo sui profili positivi, mentre chi era di cattivo umore ha preferito i profili più negativi.
D’altronde, come dice Knobloch-Westerwick: “Se si ha bisogno di una botta di autostima, si cerca chi sta peggio. Non si va certo a guardare chi ha appena avuto un nuovo fantastico lavoro o si è appena sposato.”
Gli stati e gli aggiornamenti positivi altrui possono far sentire inadeguati, forse anche per questo chi spende molto tempo su Facebook sembra essere più frustrato, arrabbiato e solo. Il segreto dunque non è evitare del tutto i social network ma solo scegliere quando e come usarli.
In fondo, la vita è una questione di percezione: basta sapere cosa guardare.
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BIBLIOGRAFIA:
- Johnson, B.K., Knobloch-Westerwick, S. (2014). Glancing up or down: Mood management and selective social comparisons on social networking sites. Computers in Human Behavior, 41