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Correlati neuronali del Gioco dell’Ultimatum

In un recente studio i ricercatori hanno usato tecniche di neuroimaging per esaminare l'influenza di fattori psicologici ed emotivi nei giochi economici.

Di Gianluca Minucci

Pubblicato il 17 Ott. 2014

Aggiornato il 10 Dic. 2014 11:21

I modelli economici standard del processo decisionale umano (come la teoria dell’utilità) hanno sempre minimizzato o ignorato l’influenza delle emozioni sul comportamento decisionale. Tuttavia, negli ultimi anni, i ricercatori hanno cominciato a usare tecniche di neuroimaging per esaminare l’influenza di fattori psicologici ed emotivi nei giochi economici.

I modelli economici standard del processo decisionale umano (come la teoria dell’utilità) hanno sempre minimizzato o ignorato l’influenza delle emozioni sul comportamento decisionale, considerando i decisori come delle macchine perfettamente razionali.

Tuttavia, negli ultimi anni questa ipotesi è stata contestata da studi, che hanno individuato ulteriori fattori psicologici ed emotivi che influenzano il processo decisionale e, negli ultimi anni, i ricercatori hanno cominciato a usare tecniche di neuroimaging per esaminare il comportamento nei giochi economici.

Nel Gioco dell’ Ultimatum, due i giocatori hanno la possibilità di dividere una somma di denaro. Un giocatore fa l’offerta su come dividere il denaro mentre l’altro la può accettare o rifiutare.

Se si accetta, il denaro viene diviso come proposto, ma se l’offerta viene rifiutata, nessun giocatore riceve nulla. La soluzione razionale standard del gioco è di offrire la più piccola somma di denaro possibile e di accettarla poiché qualsiasi importo monetario (per quanto minimo) è preferibile a nessuno. Tuttavia, molte ricerche indicano che indipendentemente dalla somma, le offerte sono circa il 50% dell’importo totale e le offerte basse (circa il 20% del totale) hanno oltre il 50% di probabilità di essere respinte. 

Perché le persone fanno questo? Sulla base delle relazioni dei partecipanti, sembra che le basse offerte vengano spesso respinte poiché percepite come ingiuste. Le emozioni negative provocate dal comportamento ritenuto scorretto nel Gioco dell’Ultimatum può portare le persone a rinunciare ad un guadagno finanziario per punire il loro partner.

Le offerte inique nel Gioco dell’Ultimatum generano conflitto tra il cognitivo (accetto) e l’ emotivo (rifiuto)Questo conflitto può essere visibile a livello neurale grazie alla risonanza magnetica funzionale (fMRI). 

In questo studio sono state indagate le reazioni neuronali e comportamentali dei giocatori che dovevano accettare offerte giuste (50:50) o ingiuste. In particolare, è stato ipotizzato che le offerte inique avrebbero impegnato strutture neurali coinvolte sia nella elaborazione emotiva sia cognitiva, e che l’entità di attivazione in queste strutture possa prevedere la decisione di accettare o rifiutare.

I partecipanti sono stati inseriti all’interno dello scanner MRI ed informati che le offerte potevano essere fatte sia da partner umani che da un computer, poi hanno iniziato a giocare attravero un pc.

I risultati comportamentali sono stati molti simili a quelli che si riscontrano tipicamente in questo tipo di gioco. I partecipanti hanno accettato tutte le offerte ritenute giuste mentre quelle molto basse sono state rifiutate e la percentuale di rifiuto era molto più alta se l’offerta ingiusta proveniva da un uomo piuttosto che dal computer.

Le aree che hanno mostrato una maggiore attivazione durante le offerte ingiuste sono state: l’insula anteriore, la corteccia prefrontale dorso laterale (DLPFC) e la corteccia cingolata anteriore (ACC).

In più, l’entità dell’attivazione era molto maggiore quando l’offerta veniva da un partner umano piuttosto che dal computer.
Questo suggerisce che tali attivazioni non dipendono solo dalla quantità di denaro offerto, ma sono influenzate anche dal contesto. L’insula anteriore ha anche mostrato di essere sensibile al grado di ingiustizia, infatti la sua attivazione era maggiore quanto più era bassa l’offerta. L’attivazione dell’insula anteriore denota uno stato emotivo negativo di chi deve prendere una decisione ed è correlata al rifiuto dell’offerta.

A differenza dell’insula, la DLPFC è un area collegata a comportamenti di mantenimento dell’obiettivo e di controllo esecutivo, ma nonostante la sua attivazione durante il Gioco non è correlata con l’accettazione dell’offerta (evidentemente l’attivazione dell’insula è più forte).

Infine l’attivazione dell’ACC, area connessa al conflitto cognitivo, potrebbe essere dovuta al conflitto emotivo che provoca il Gioco.

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Sanfey, A. G.,  Rilling, J. K.,  Aronson, J.A.,  Nystrom, L. E., Cohen, J. D. (2003). The Neural Basis of Economic Decision-Making in the Ultimatum Game. Science, 300, 1755- 1758.  DOWNLOAD
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Gianluca Minucci
Gianluca Minucci

Dottore in Psicologia Clinica e della Salute

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