Da un lavoro di un gruppo di ricercatori della London School of Economics è emerso che esiste un’associazione tra l’intelligenza generale (intesa come Q.I.) e l’attrattività fisica (la bellezza).
Lo stereotipo della classica bella ragazza e del bel ragazzo, fisicamente attraenti ma poco svegli, potrebbe andare incontro ad un ridimensionamento.
Da un lavoro di un gruppo di ricercatori della London School of Economics è emerso che esiste un’associazione tra l’intelligenza generale (intesa come Q.I.) e l’attrattività fisica (la bellezza).
La conclusione che le persone belle sono più intelligente deriva da 4 assunzioni:
– gli uomini più intelligenti hanno una probabilità maggiore di raggiungere uno status sociale più alto degli uomini meno intelligenti.
– gli uomini con uno status sociale alto, hanno maggiori probabilità di avere una bella donna come compagna rispetto a quelli di status sociale più basso.
– l’intelligenza è ereditabile.
– la bellezza è ereditabile.
Se queste quattro assunzioni sono empiricamente vere, allora la conclusione che le persone più belle sono più intelligenti deve essere logicamente vera.
Evidenze empiriche riscontrate in molti studi suggeriscono che queste assunzioni sono vere, ad esempio: è noto nella psicologia che il Q.I. è un predittore del successo accademico e lavorativo, e i genetisti del comportamento stimano che l’ereditabilità dell’intelligenza generale sia tra il 40% e l’80%.
Uno degli studi più recenti ha riscontrato che questa connessione è più forte tra gli uomini piuttosto che tra le donne. Lo studio longitudinale ha preso in considerazione dei bambini (inglesi) a cui è stato somministrato un test di intelligenza a 7, 11 e 16 anni; inoltre è stato chiesto alle persone vicine a questi ragazzi di definirli “attrattivi” o “non attrattivi”.
Innanzitutto, è emerso che l’attrattività a 6 anni è predittiva dell’attrattività a 11, e quest’ultima è predittiva dell’attrattività a 16 anni: questo ci fa notare che la bellezza nell’infanzia è correlata con la bellezza durante l’adolescenza.
I risultati dello studio mostrano che i ragazzi attraenti hanno un punteggio di Q.I. più alto di 13,6 punti rispetto agli altri, mentre le ragazze attraenti mostrano un Q.I. più alto di 11,4 punti. Tuttavia non possiamo escludere che una sorta di “effetto alone”, ovvero un bias cognitivo per cui la percezione e la valutazione di una caratteristica dell’individuo è influenzata da altre sue caratteristiche, ha portato a credere che i ragazzi più intelligenti siano anche più belli di quanto non siano in realtà.
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BIBLIOGRAFIA: