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Com’è cambiata la nostra vita con lo sviluppo dei Social Network?

Un libro che descrive l'influenza della tecnologia sulla persona e sulle relazioni sociali, affrontando il tema della solitudine ai tempi di Internet

Di Ezechiele Giannelli

Pubblicato il 10 Giu. 2014

Aggiornato il 26 Ago. 2019 12:35

RECENSIONE DE: La solitudine del social Networker (2014)

La solitudine del social network di Carlo Mazzucchelli - RecensioneL’evoluzione tecnologica ha cambiato le dinamiche delle nostre vite, comprese quelle delle nostre relazioni sociali e affettive facendoci vivere realtà virtuali e parallele che hanno invaso e sono ormai indistinguibili da quelle reali e che ci portano a rappresentarci in modalità idealizzate e poco coerenti con quello che realmente siamo.

Un libro dai contenuti molto attuali, che ben descrive l’influenza della tecnologia sulla persona. Il testo è scorrevole ed ordinato, ricco di riferimenti alla letteratura scientifica e ai testi classici.

La solitudine ai tempi di internet, come fenomeno sociale contemporaneo che riguarda ogni fascia d’età, è ormai  indagata da scienziati, sociologi e psicologi con approcci e metodologie sempre più innovative.

Il bisogno di solitudine è una caratteristica fondamentale e imprescindibile del benessere personale individuale e lo è ancor più oggi, in un mondo tecnologico fatto di connessioni globali e di relazioni virtuali. E’ un bisogno utile a riflettere su se stessi, a sperimentare l’intimità e a vivere esperienze affettive profonde. il saper stare con se stessi aiuta a stare con gli altri e favorisce la conoscenza e la relazione.

Grazie alle nuove tecnologie sono aumentate le opportunità di comunicare e relazione sociale, di conoscenza, di informazione e di partecipazione. Al tempo stesso è aumentato il rischio di appiattimento, omologazione, frammentazione e di individualismo. Alla base delle motivazioni a frequentare i social c’è un forte bisogno di autorganizzazione e protagonismo, alla ricerca di stati armonici nei quali poter dar sfogo alle proprie capacità creative, passioni e abilità.

[blockquote style=”1″]Per affrontare il malessere determinato da cause oggettive esterne come la crisi economica, l’inaffidabilità della politica e la precarietà del lavoro, e da cause interne come il bisogno di comunità ci siamo rivolti alla tecnologia come un malato fa con una medicina. [/blockquote]

Studi recenti hanno mostrato l’esistenza di nuove dipendenze da eccessiva vita digitale online. Dipendenze che non prevedono l’uso di sostanza ma che si traducono in malesseri fisici e psicologici come depressione, ansia, tremori e nausee. Molti di questi effetti nascono dall’uso che del media viene fatto, spesso come meta di fuga emotiva e rifugio mentale.

L’evoluzione tecnologica ha cambiato le dinamiche delle nostre vite, comprese quelle delle nostre relazioni sociali e affettive facendoci vivere realtà virtuali e parallele che hanno invaso e sono ormai indistinguibili da quelle reali e che ci portano a rappresentarci in modalità idealizzate e poco coerenti con quello che realmente siamo.

 

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