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Videogames violenti: come GTA influenza Alimentazione e Tendenze antisociali

Le correlazioni negli adolescenti tra l'uso di videogames violenti e comportamenti antisociali e autocontrollo nell'alimentazione.

Di Matilde Carletti

Pubblicato il 25 Feb. 2014

Aggiornato il 11 Gen. 2018 11:29

Un recente studio mostra come gli adolescenti che giocano a videogames violenti mangiano più cioccolato e sono più propensi a rubare biglietti della lotteria durante un esperimento rispetto a ragazzi che giocano a videogiochi non violenti.

Questi risultati si sono rivelati più forti tra gli adolescenti che avevano ottenuto un punteggio molto alto in un test di disimpegno morale, in cui si valutava la capacità di convincere se stessi che le norme etiche si possono non applicare in certe situazioni.

Quando le persone giocano a videogiochi violenti mostrano meno autocontrollo, mangiano di più e imbrogliano di più” afferma il dottor Brad Bushman, co-autore di questo studio e professore di Psicologia e Comunicazione all’Università dell’Ohio, “Non si tratta solo di aggressione, anche se questa aumenta quando le persone giocano a Grand Theft Auto (abbreviato GTA, videogioco in cui si interpreta un criminale).

 

Videogames violenti vs videogames non violenti: l’esperimento

Lo studio comprende 172 studenti italiani delle scuole superiori, di età compresa tra i 13 e i 19 anni, che hanno giocato o ad un videogame violento (GTA III O GTA:SAN ANDREAS) o ad un videogame non violento (Pinball o MiniGolf) per 35 minuti.

 

Effetti dei videgames violenti su alimentazione e impulsività

Durante lo studio, è stata posta accanto ai ragazzi una scatola di cioccolatini M&M’s e gli è stato detto che potevano mangiarli liberamente, ma sono stati anche avvertiti del fatto che mangiare tanti cioccolatini in poco tempo non era salutare.

E’ interessante notare che i ragazzi che hanno giocato a videogames violenti hanno mangiato tre volte di più di cioccolatini rispetto a quelli che avevano giocato a videogames non violenti.

hanno semplicemente mostrato meno moderazione nel loro mangiare” afferma Bushman.

 

Videogames violenti e comportamenti antisociali

Dopo aver giocato, i ragazzi si sono cimentati in un test di logica in cui si poteva vincere un biglietto della lotteria per ogni risposta corretta. Dopo aver comunicato ai ragazzi il loro numero di risposte corrette, sono stati invitati a prendere il numero corrispondente di biglietti della lotteria da una busta, senza nessuna supervisione. All’insaputa dei ragazzi, i ricercatori erano al corrente del numero di biglietti presenti nella busta in modo da poter successivamente stabilire se un giocatore prendeva il numero corretto di biglietti che gli spettava.

I risultati hanno mostrato che i ragazzi che hanno giocato ai videogames violenti hanno imbrogliato molto di più rispetto ai ragazzi che avevano giocato ai videogames non violenti, prendendo più biglietti di quanti, in realtà, gliene spettassero.

Ai giocatori era stato anche detto che erano in competizione con una controparte non visibile e che se avessero vinto potevano spaventare questo partner con un forte suono all’interno delle sue cuffie (in realtà non c’era nessuna controparte). I ragazzi che avevano giocato a videogames violenti hanno scelto di spaventare la propria controparte con suoni molto più forti e che duravano molto più a lungo rispetto agli altri ragazzi che avevano giocato a videogames non violenti.

Infine, Bushman conclude dicendo:

Uno dei principali fattori di rischio per il comportamento antisociale è semplicemente essere maschi. Anche le ragazze erano più propense a mangiare più cioccolato, ad imbrogliare e ad agire in modo aggressivo quando giocavano a GTA, ma non raggiungevano mai i livelli dei maschi.

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