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Il nostro cervello è specializzato nel categorizzare i gruppi sociali

Psicologia: I gruppi sociali costituiscono una categoria specifica: siamo dotati di meccanismi cognitivi specializzati nel riconoscimento dei gruppi sociali

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 10 Feb. 2014

 

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

I gruppi sociali costituiscono una categoria specifica nel nostro cervello: siamo dotati di meccanismi cognitivi specializzati nel riconoscimento dei gruppi sociali perché la capacità di riconoscere, per esempio, il “criminale” o il “poliziotto”, ci permette di salvarci la vita”, spiegano i ricercatori.

Per il nostro cervello oggetti animati e inanimati appartengono a diverse categorie e sono elaborati da reti diverse. Uno studio, appena pubblicato sulla rivista scientifica Cognitive Neuroscience  condotto da Raffaella Rumiati dalla SISSA e Andrea Carnaghi dell’Università di Trieste, dimostra anche che c’è una terza categoria funzionalmente distinta dalle altre due: la categoria dei “gruppi sociali“.

E ‘stata la ricerca nel campo della neuropsicologia a rivelare una distinzione funzionale tra alcune macro-categorie. “In neuropsicologia cerchiamo la doppia dissociazione“, spiega Rumiati,  “ad esempio possiamo trovare alcuni pazienti che hanno un deficit cognitivo nel riconoscimento di oggetti animati, ma hanno conservato la capacità di riconoscere oggetti inanimati. Tuttavia, per poter dire che le due funzioni sono separate, abbiamo bisogno di trovare anche pazienti che presentano il problema inverso, cioè che hanno difficoltà a riconoscere oggetti inanimati ma che hanno ancora buone capacità cognitive per quanto riguarda gli oggetti animati.”

Rumiati e collaboratori hanno applicato questo metodo al riconoscimento dei “gruppi sociali” . “Il concetto di categoria sociale è di cruciale importanza per gli esseri umani in termini evolutivi e per questo motivo è ragionevole pensare che esistono circuiti cerebrali specifici che ne assicurano l’efficienza e la velocità di riconoscimento.

I ricercatori hanno selezionato pazienti con demenza e li hanno testati  per valutare la selettività delle menomazioni: esclusiva cioè per una delle tre categorie, oggetti animati, inanimati e gruppi sociali.

Il risultato principale è stato trovare una doppia dissociazione tra gruppi sociali e entrambe le altre due categorie.

Questo significa che i gruppi sociali costituiscono una categoria specifica nel nostro cervello: siamo dotati di meccanismi cognitivi specializzati nel riconoscimento dei gruppi sociali perché la capacità di riconoscere, per esempio, il “criminale” o il “poliziotto”, ci permette di salvarci la vita”, spiegano i ricercatori.

Questo studio ha un’implicazione importante, mostra che ha senso applicare i metodi quantitativi utilizzati nelle neuroscienze anche alle scienze sociali e, in particolare, agli studi su come si formano stereotipi e pregiudizi. Grazie a questo studio ora sappiamo che uno stereotipo sociale viene elaborato dal cervello in modo diverso da uno stereotipo su un oggetto inanimato o quello su un animale.

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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