Anche i cognitivisti hanno un cuore. In queste storie di terapie, utilizzabili nella formazione, si mostrano le importanti dinamiche emotive che concorrono a determinare l’esito della terapia. La grande tradizione dei proverbiali casi clinici descritti dagli psicoanalisti è qui ripresa in ambito cognitivista, spesso considerato disattento alla relazione terapeutica e alle emozioni.
Le storie di terapie raccontate in questo libro si distribuiscono lungo tutto l’arco delle diagnosi categoriali e soprattutto sono situazioni miste, perché i pazienti si ostinano a non studiare il DSM IV per collocarsi correttamente nelle sue categorie e a presentarsi come persone sofferenti, con mille acciacchi diversi sovrapposti.
In queste situazioni ci sono di scarso aiuto i protocolli clinici; si tratta, per ciascun caso, di identificare quali siano i meccanismi con cui la persona si autoinfligge sofferenza e, dopo averli smascherati, provare a modificarli costruendo alternative.
Ho cercato di raccontare il paziente, quello che è avvenuto tra noi in terapia e come sono andate le cose, insuccessi e errori compresi; transfert e controtransfert, o come si voglia chiamare quel miscuglio di sentimenti che coinvolge paziente e terapeuta.
Lo scopo è fornire un modello del procedere clinico che utilizza strategie di provata efficacia, ma si plasma di volta in volta sulle specificità del paziente. Le storie sono utilizzabili nella formazione, per avere casi di cui discutere, o in privato per tirarsi su il morale considerando gli errori che anche terapeuti stagionati commettono.
Roberto Lorenzini, psichiatra, psicoterapeuta. Didatta della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva.
Docente delle Scuole di Specializzazione post-universitaria “Studi Cognitivi” di Milano, “APC” di Roma e Humanitas –
LUMSA di Roma.
È stato direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo. Autore di numerose pubblicazioni. Nelle nostre edizioni ha pubblicato:
- Errare “Umanum” Est. L’errore nella pratica terapeutica: pazienti e terapeuti che sbagliano (2010);
- Il tempo sospeso (2011)
- Territori dell’incontro – Strumenti psicoterapeutici (2012).