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Neuroscienze & Ferormoni: percepire l’odore della Paura

Anche gli esseri umani sono in grado di recepire l’odore della paura o della repulsione, capacità che può essere utile in situazioni di imminente pericolo

Di Francesca Fregno

Pubblicato il 24 Set. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Come gli animali anche gli esseri umani sono in grado di recepire l’odore della paura o della repulsione, una capacità che può essere utile in situazioni di imminente pericolo.

L’essere umano in fin dei conti è un animale e ha mantenuto nel tempo alcune caratteristiche archetipiche che lo spingono a comportarsi in determinati modi a seconda della situazione.

Una di queste è la comunicazione per mezzo dell’odore di alcune emozioni come ad esempio la paura.

Un recente studio condotto da alcuni ricercatori tedeschi ha raccolto dei campioni di sudore di un gruppo di studenti che aspettava di sostenere un esame in un breve lasso di tempo, confrontandolo con un altro gruppo di studenti che svolgeva esercizi di ciclismo.

Successivamente gli studiosi hanno scansionato il cervello di 28 studenti mentre le due fonti di odori sono state fatte annusare con un’adeguata maschera di ossigeno. Inizialmente gli studenti non riuscivano a discriminare l’odore emesso, ma si è riscontrata una differente risposta del cervello dei partecipanti ai due odori.

Il risultato ottenuto ha indicato che nessuno dei volontari ha individuato a livello cosciente una differenza tra il sudore di chi doveva sostenere l’esame e di chi aveva fatto semplicemente sport.

L’odore di sudore tratto da studenti in trepidante attesa di un esame orale ha portato però ad una maggiore attivazione del cervello di una fascia di aree cerebrali note per essere coinvolte in empatia, emozione, rappresentazione degli stati mentali altrui. Tra queste, l’insula, giro del cingolo, il fusiforme della corteccia e la corteccia prefrontale dorsomediale.

Questa scoperta dimostra che l’odore della paura possa innescare una risposta del cervello emotivo in assenza di consapevolezza cosciente, dunque potrebbe contribuire a spiegare perché siamo a volte mossi da paure apparentemente senza senso, senza registrare alcuna esperienza sensoriale di accompagnamento.

Responsabile della percezione olfattiva inconscia nel senso di timore sono i ferormoni, sostanze rilasciate per mezzo della sudorazione che segnalano a chi ci sta accanto, quali emozioni stiamo provando.

Infatti il senso dell’olfatto umano è molto più sensibile di quando finora si pensasse, e può contribuire a spiegare perché le sensazioni di panico si diffondono rapidamente in gruppo, dove alcuni individui sono particolarmente impauriti.

Si è concluso che il cervello umano orienta automaticamente le regolazioni fisiologiche ai segnali di ansia chemosensoriali, senza dipendere da mediazione cosciente. 

 

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Francesca Fregno

Dottoressa magistrale in Psicologia Clinica - Tirocinante presso Studi Cognitivi

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