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«L’ indice di massa corporea va in pensione»

Da questi studi infatti sembrerebbe che non sia sufficiente il valore di BMI a considerare una persona in "salute" a livello di peso.

Pubblicato il 29 Ago. 2013

 

La Redazione di State of Mind consiglia la lettura di questo contenuto:

 

L’indice di massa corporea viene mandato in pensione, così sembrerebbe dopo che alcuni studi americani mettono in dubbio la sua reale efficacia e validità.

Da questi studi infatti sembrerebbe che non sia sufficiente il valore di BMI  a considerare una persona in “salute” a livello di peso.

Lo studio stravolge i parametri sostenendo che ci possono essere persone con un BMI alto, da considerarsi in sovrappeso, più in salute di persone con BMI basso/nella norma, quindi come persone in sovrappeso potrebbero avere una prospettiva di vita più lunga. Tutto il contrario di quello che si sosteneva prima! il motivo? che il BMI è troppo riduttivo come solo indice al quale affidarsi! Viene suggerito un nuovo indice, molto più complesso che tiene conto anche di parametri metabolici, della misura della vita, della disposizione del grasso…etc..  Ma veramente necessitiamo di un nuovo strumento dopo 200 anni che usiamo questo quando in realtà basterebbe un integrazione di parametri a cui tendenzialmente qualsiasi esperto del settore fa riferimento?

Anche chi ha un indice normale, sottolineano gli autori, non può stare tranquillo, perché in realtà un Bmi basso può nascondere uno status nutrizionale povero, in cui il corpo non riesce a metabolizzare correttamente alcune sostanze.

 

«L\’indice di massa corporea? Inganna»Consigliato dalla Redazione

Non riflette la proporzione tra muscoli e tessuto grasso nel corpo, e non tiene conto del genere e delle differenze di razza (…)
Tratto da: Corriere della Sera

 

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