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Ridistribuire i ruoli tradizionali in famiglia: implicazioni sul lavoro

La ridistribuzione dei ruoli di caregiving all'interno della famiglia sembra accompagnarsi a un certo grado di disapprovazione sociale sul posto di lavoro.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 26 Giu. 2013

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

La ridistribuzione dei ruoli di caregiving all’interno della famiglia in senso meno tradizionale sembra accompagnarsi a un certo grado di disapprovazione sociale sul posto di lavoro.

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L’incapacità dei contesti di lavoro di rispondere con maggiore flessibilità alle esigenze di questi lavoratori “atipici” ne peggiora le condizioni lavorative sotto diversi aspetti.

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Nuovi studi mostrano che gli uomini della classe media che assumono ruoli non tradizionali nell’accudimento dei figli sono trattati peggio sul posto di lavoro, rispetto a quelli che si attengono maggiormente alle tradizionali norme di genere nella divisione dei ruoli in famiglia.

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 A vedersela ancora peggio però sono le donne senza figli e le madri che assumono ruoli non tradizionali all’interno della famiglia. 

I contesti di lavoro studiati sono stati due, uno a prevalenza femminile e uno a prevalenza maschile.

I risultati mostrano che le donne che hanno violato i ruoli di genere tradizionali non avendo figli, o non assumendo il ruolo di caregiver principale in famiglia, hanno un peggiore trattamento sul posto di lavoro rispetto alle donne che hanno assunto il ruolo principale nella cura dei figli.

Per quanto riguarda gli uomini, quelli che violano i ruoli di genere tradizionali, assumendo un ruolo attivo e partecipe nella cura dei figli e nella gestione delle incombenze familiari, ricevono un trattamento sul posto di lavoro peggiore dei colleghi senza figli o di quelli che se ne occupano meno, lasciando il ruolo di caregiver principale alla madre.

Nel complesso, gli studi mostrano che tutti i lavoratori che hanno violato le norme di genere tradizionali, hanno subito conseguenze sul posto di lavoro in termini di rispetto da parte dei colleghi, retribuzione e numero di promozioni, e questo indipendentemente dal numero di ore lavorative e dall’impegno messo nello svolgere i compiti lavorativi.

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Questi risultati suggeriscono che l’aderenza a ruoli di genere tradizionali all’interno della famiglia, cioè l’approvazione sociale,  è connessa al modo in cui si viene trattati sul posto di lavoro, più di quanto lo sia lo svolgere adeguatamente le proprie mansioni lavorative.

LEGGI:

SOCIETA’ & ANTROPOLOGIA –  GRAVIDANZA & GENITORIALITA’ – FAMIGLIA

 

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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