Differenze di genere: secondo un nuovo studio che verrà prossimamente pubblicato su Psychological Science le donne sono in grado di ricordare meglio i volti rispetto agli uomini in parte perché direzionano e focalizzano lo sguardo in modo specifico su alcune caratteristiche del volto.
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Secondo gli autori il modo con cui velocemente orientiamo lo sguardo all’interno di un volto che stiamo visualizzando impatterebbe sulla possibilità di memorizzarlo e di riconoscerlo in un momento successivo.
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Ai soggetti sperimentali sono stati mostrati allo schermo di un computer diversi volti: durante il processo di percezione visiva è stata utilizzata una tecnologia di eye-tracking per misurare e identificare gli specifici movimenti oculari.
Grazie a tale procedura quindi si è in grado di analizzare analiticamente la focalizzazione dello sguardo su diverse parti dei volti presentati (ad esempio, l’area degli occhi, del naso e della bocca). Ogni volto veniva presentato associato a un nome che soltanto in seguito è stato poi richiesto ai partecipanti di ricordare (a distanza di diverse ore o di quattro giorni).
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Dai risultati è emerso che le donne fissavano per un tempo significativamente maggiore le caratteristiche del volto (naso, bocca e occhi) ma senza esserne pienamente consapevoli: cioè non si tratterebbe di una strategia messa in atto consapevolmente per ricordare i volti, ma di specificità di un processo percettivo tendenzialmente inconsapevole.
Lo studio quindi fornisce nuovi insights sui meccanismi alla base del recupero delle memorie episodiche in relazione alle differenze di genere.
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BIBLIOGRAFIA
- Heisz, J. (2013), Never Forget a Face? Women May Remember Faces Better Because They Scan More, Association for Psychological Science