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Intelligenza? Una Questione di Ormoni

Intelligenza: capacità di leggere la mente degli altri è maggiore nelle donne che hanno vita stretta e fianchi larghi.

Di Chiara Manfredi

Pubblicato il 26 Ott. 2012

Intelligenza? Una questione di Ormoni. - Immagine:© Yuri Arcurs - Fotolia.comL’intelligenza moderna è femminile

–  Philippe Starck –

La capacità di leggere la mente degli altri nei loro occhi è maggiore nelle donne che hanno un assetto fisico più tipicamente femminile caratterizzato da vita stretta e fianchi larghi. 

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A quanto pare la conformazione fisica tipicamente femminile caratterizzata da fianchi larghi e vita stretta discrimina un particolare tipo di intelligenza.

L’indice fisico prescelto per indagare questo rapporto è la relazione tra il giro vita e i fianchi (waist-to-hip ratio, WHR) e l’idea di Bremser & Gallup (2012) è nata da precedenti ricerche che hanno dimostrato come la conformazione a clessidra fosse correlata nelle donne a un aspetto più attraente agli occhi degli uomini intervistati e fosse in grado di predire la buona riuscita in compiti cognitivi (Lassek & Gaulin, 2008).

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A partire da questi dati, gli autori hanno misurato i fianchi e la vita di 44 studentesse con un’età compresa tra 18 e 22 anni, sottoponendole poi a un test con la richiesta di attribuire un’emozione a una serie di fotografie scegliendo  tra 4 stati mentali distinti quello che, a loro parere, era espresso dagli occhi della persona fotografata. Le ragazze hanno poi  compilato due questionari che hanno valutato le loro capacità empatiche e la tendenza a ragionare in modo logico per relazioni causali del tipo “se…allora”. 

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A conti fatti, l’indice fisico del rapporto vita-fianchi (WHR) è stato in grado di spiegare per il 20% gli esiti nel compito di riconoscimento facciale e sembra andare di pari passo con le capacità empatiche delle fanciulle intervistate. Non è emersa invece nessuna correlazione tra il WHR e la tendenza a ragionare in modo logico/causale.

Cosa ci dicono concretamente questi risultati?

A quanto pare, la capacità di leggere la mente degli altri nei loro occhi è maggiore nelle donne che hanno un assetto fisico più tipicamente femminile caratterizzato da vita stretta e fianchi larghi. 

Se pensiamo che la conformazione a clessidra è causata da alti livelli di estrogeni (responsabili dell’accumulo adiposo sui fianchi) e bassi livelli di testosterone (che portano a una vita sottile), sembra proprio che la poca empatia che le donne tanto spesso lamentano negli uomini abbia in qualche modo un fondamento ormonale e biologico. Come dire, siamo di fronte a un conflitto tra i livelli di testosterone e alcune capacità cognitive.

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Precedenti studi (Schattman & Sherwin, 2007) hanno addirittura rilevato che all’interno dello stesso “sesso debole”,  le donne con la sindrome dell’ovaio policistico, con maggiori livelli di testosterone, hanno un esito più scarso in compiti cognitivi tipicamente appannaggio femminile (Lassek & Gaulin, 2008). 

Per quanto riguarda, invece, la capacità di ragionare razionalmente, per “se…allora” e secondo logica, non sembra esistere nessun rapporto tra i livelli ormonali e le performances.

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Contestualizzando i risultati della ricerca gli autori si lanciano in alcune interpretazioni. Un corpo femminile  a clessidra sembra essere maggiormente adattivo in termini di fertilità, salute e intelligenza emotiva, è ritenuto più attraente dagli uomini (Singh, Dixson, Jessop, Morgan, and Dixson, 2010) e queste donne sembrano avere più partner sessuali nell’arco della vita e essere più propense al tradimento (Hughes, Dispenza, and Gallup, 2004)

Di conseguenza, gli autori ipotizzano che, incontrando molti consensi tra gli uomini, la maggiore capacità delle donne con queste caratteristiche fisiche di leggere gli stati d’animo sia loro utile da un punto di vista evoluzionistico per poter discriminare tra un corteggiamento finalizzato al rapporto sessuale tout court e un corteggiamento che implichi anche un impegno da parte del maschio nell’allevamento della prole e nella costruzione di una famiglia. Con la speranza di trovare un partner con una buona mediazione tra testosterone e empatia.

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Chiara Manfredi
Chiara Manfredi

Teaching Instructor presso Sigmund Freud University Milano, Ricercatrice per Studi Cognitivi.

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