– Rassegna Stampa –
Secondo un gruppo di ricercatori australiani della University of New South Wales (UNSW) e del Black Dog Institute, centro specializzato nello studio e nella cura della depressione e dei disturbi bipolari, stimolare il cervello con una debole corrente elettrica sarebbe un trattamento sicuro ed efficace per la depressione e potrebbe avere altri sorprendenti benefici secondari sul corpo e sulla mente. La Transcranial Direct Current Stimulation (tDCS) è una forma di stimolazione cerebrale non invasiva e consiste nel far passare una debole corrente elettrica depolarizzante nella parte anteriore del cervello con l’uso di elettrodi posti sul cuoio capelluto, durante la procedura i pazienti rimangono svegli e vigili.
Lo studio ha coinvolto 64 pazienti depressi che avevano già avuto due trattamenti per la depressione senza alcun successo; il trattamento prevedeva 20 minuti al giorno di tDCS, effettiva o finta, per un periodo massimo di sei settimane. I risultati indicano che la metà dei partecipanti ha riportato dei miglioramenti sostanziali dopo aver ricevuto il trattamento; inoltre i risultati dopo sei settimane di trattamento erano migliori che dopo tre settimane suggerendo che il trattamento prolungato sia più efficace di quello breve. Secondo il prof. Colleen Loo “questi risultati dimostrano che più sessioni tDCS sono sicure e non hanno conseguenze negative sul piano cognitivo, inoltre il trattamento è semplice da offrire e conveniente dal momento che richiede solo una breve visita in clinica”. I ricercatori stanno già progettando uno studio che includa anche pazienti con disturbo bipolare dell’umore.
BIBLIOGRAFIA:
- Colleen K. Loo, Angelo Alonzo, Donel Martin, Philip B. Mitchell, Veronica Galvez, and Perminder Sachdev. Transcranial direct current stimulation for depression: 3-week, randomised, sham-controlled trial. BJP January 2012 200:52-59;
- University of New South Wales (2012, March 7). New depression treatment ‘safe and effective’, experts say. ScienceDaily. Retrieved March 8, 2012, from http://www.sciencedaily.com /releases/2012/03/120307094657.htm