– Rassegna Stampa –

Quindi la prospettiva stessa di un acquisto – forse indotta dalla pubblicità e da altri strumenti di marketing – può attivare quei circuiti, generando entusiasmo e mettendoci dell’umore adatto ad assaltare i negozi. Altri circuiti invece reagiscono ai prezzi troppo elevati, smorzando l’entusiasmo: i segnali concorrono – comprare o non comprare? – passando nella parte anteriore del cervello, nella corteccia prefrontale, dove avviene la decisione finale. Ma c’è anche un’altra area del cervello, la corteccia cingolata, che si attiva in caso di conflitti, come nel caso di voler comprare qualcosa che costa troppo per le nostre tasche.

Una strategia per tenere a bada la voglia di spendere e ridurre le occasioni di indecisione e conflitto, raccomandano gli esperti, è stabilire un budget e una lista di cose da comprare prima di recarsi nei negozi, questo facilita l’autocontrollo; i centri commerciali sono dei luoghi di forte tentazione perchè si è circondati da cose da comprare e da persone che le comprano! meglio starne alla larga e preferire, per esempio, lo shopping on-line, che permette di non disperdere troppo l’attenzione, anche se non è esente da tentazioni a causa della convenienza. È bene comunque cercare di contenere al massimo il numero di decisioni da prendere e le occasioni in cui è necessario controllarsi troppo e, se proprio non se ne può fare a meno, evitare assolutamente di prendere decisioni su spese troppo costose a fine giornata, quando la stanchezza ci rende “deboli”.