Psicoterapia Cognitiva del Delirio
Milano, 30 Settembre 2016
Studi Cognitivi, Ripa di Porta Ticinese 77
Il delirio non è esclusivamente un sintomo presente in alcune categorie diagnostiche ma una vera e propria dimensione che attraversa tutta la psicopatologia e ha solide radici anche nel pensiero comune. L’essenza del delirio consiste nell’impossibilità di cambiare. Un filo rosso unisce il normale atteggiamento confermazionista di tutti gli esseri umani, la testardaggine, l’autoinganno, la rigidità nevrotica e il delirio vero e proprio presente nelle psicosi.
Il delirio presente nelle psicosi è psicologicamente comprensibile e connesso alla storia del soggetto e serva a spiegare un vissuto altrimenti incompatibile con gli schemi centrali riguardanti l’identità del soggetto. E’ possibile una psicoterapia del delirio che abbia ambizioni maggiori e si affianchi agli interventi psicoterapici empiricamente supportati e all’utilizzo dei farmaci. Infatti attualmente gli interventi sul delirio, sia farmacologici che psicoterapici (vedi cognitivismo anglosassone, psicoeducazione, ecc), sono orientati alla sua eliminazione come se si trattasse semplicemente di un sintomo senza significato.
Molti dei giovani clinici cresciuti nella cultura del DSM sembrano aver smarrito la tradizione psicopatologica europea e spesso si limitano a identificare il delirio per poi scatenare contro di esso la potenza di fuoco dell’armamentario farmacologico, senza interrogarsi sul suo significato nella vicenda esistenziale del delirante. Prevale fortemente un’impostazione medica in cui non si ricerca il senso dell’esperienza delirante ma la si tratta come un corpo estraneo da eliminare. In questo modo la psicoterapia finisce per essere un sostegno alla terapia farmacologica per aumentare la compliance, insegnare a gestire i sintomi o ad avvedersi dei prodromi, suggerire come accettare il disturbo e organizzare l’esistenza propria e della famiglia. Invece una vera e propria psicoterapia cognitiva del delirio è possibile.
Al termine dell'incontro, dalle ore 18:30 alle 19:30, seguirà:
Presentazione del libro:
'Trame di vita intrecciate - pazienti e operatori della salute mentale'
di Roberto Lorenzini (Collana: Cognitivismo Clinico)
Successi e drammatici fallimenti nell’affascinante intrecciarsi delle vite di pazienti e operatori del servizio psichiatrico pubblico. Se con Storie di terapie il Dottor Lorenzini ha raccontato la pratica psicoterapeutica di uno studio privato, con 'Trame di vita intrecciate' tratteggia un affresco della psichiatria pubblica territoriale, peculiarità e orgoglio italiano. Si intrecciano le storie di pazienti gravi riconosciuti come tali e di quelli celati sotto il ruolo di operatori. Al di là dei farmaci, delle psicoterapie e dei programmi riabilitativi che medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali e volontari realizzano con creatività a dispetto della scarsità di risorse, si avverte che il fondamento è sempre una relazione profonda e appassionata, talvolta troppo.Docente
Roberto Lorenzini, psichiatra, psicoterapeuta. Didatta della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva. Docente delle Scuole di Specializzazione post-universitaria 'Studi Cognitivi' di Milano, 'APC' di Roma. È stato direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo. Autore di numerose pubblicazioni.Partecipanti
E’ prevista la partecipazione di massimo 80 partecipanti: psichiatri, psicologi e allievi delle scuole di Studi Cognitivi Network.Costo e modalità di iscrizione
Iscrizione Workshop:- Psicologi, psicoterapeuti, psichiatri: 50 euro + IVA 22% (€61,00)
- Soci SITCC e allievi Studi Cognitivi Network: evento gratuito
- Gratuita per tutti i partecipanti iscritti.