CIM
Centro di Igiene Mentale
RUBRICA DI PSICOTERAPIA
A cura del Dott. Roberto Lorenzini.
Dopo la mia prima rubrica che ha raccontato le “storie di terapie” si narra ora di pazienti presi in carico dal Servizio Sanitario Pubblico, nel nostro specifico dal Dipartimento di Salute Mentale.
La differenza rispetto a quelli dello studio privato sta nella maggiore gravità, talvolta nella mancanza di compliance e soprattutto nella complessità dell’intervento gestito da molte figure professionali che cercano, non sempre con successo (ma qui ho ottimisticamente riportato soprattutto i successi) di integrarsi. Si narrano le storie di queste persone, pazienti e curanti, in lotta contro la sofferenza.
I casi raccontati sono tutti ispirati a situazioni reali camuffate per non essere riconoscibili, snellite per non essere noiose. Iniziamo…
Il nome della struttura ha nel tempo cambiato vari acronimi sempre più rispettosi dei suoi utenti che, nel frattempo, sono diventati clienti, con la trasformazione aziendalistica della sanità pubblica. Il primo nome “CIM” che sta per Centro di Igiene Mentale è quello che ha avuto più successo ed è tuttora, talvolta, usato.
GLI ALTRI ARTICOLI DI ROBERTO LORENZINI:
STORIE DI TERAPIE (Rubrica di Psicoterapia: 26 storie di psicoterapie, svolte in studio privato)
TRIBOLAZIONI (Rubrica di Psicologia: i tanti piccoli problemi della vita che non sono considerabili patologici, ma che generano sofferenza, e come affrontarli)
TUTTI GLI EPISODI DI CIM, CENTRO DI IGIENE MENTALE
In questa seconda rubrica dopo le “storie di terapie”, si narra di pazienti presi in carico dal Servizio Sanitario Pubblico, nel nostro specifico dal CIM.

La follia è democratica e colpisce indistintamente tutte le classi sociali. Per arrivare al Cim, però, preferisce farsi accompagnare dalla povertà…

Al CIM quando arriva una chiamata d’urgenza si tratta spesso di situazioni nuove in acuzie che agitano l’animo degli operatori chiamati verso l’ignoto

Centro di Igiene Mentale Nr.4 – La richiesta era giunta direttamente dal Vescovo, che voleva vederci chiaro nel caso di una ragazzina sospetta indemoniata..

CIM Nr. 05: A quarantasei anni Ilario Cermetti aveva conosciuto soltanto successi. La serie sembrava dover continuare, senza che se ne intravedesse la fine.

Centro di Igiene Mentale – La radio dell’ambulanza ha comunicato l’assenza di posti letto in tutti gli SPDC della capitale. A Roma è vietato impazzire…

Spinto dal destare l’interesse del lettore, temo di aver dato un’ idea distorta del CIM. Non è un susseguirsi di casi bizzarri che si concludono rapidamente

Centro di Igiene Mentale: Omero non è certo guarito e non lo farà mai ma la sua qualità di vita è migliorata e il sindaco conta su un voto in più.

CIM: Centro di Igiene Mentale, Storie dalla Psicoterapia Pubblica. Ep. 09 – Il caso di Paolo, una diagnosi difficile tra farmacologia e psicoterapia

CIM – Centro di Igiene Mentale – Ep. 10 – Il caso della Villa Santovino chiusa per coltivazione, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Ossessività: una forte esperienza soggettiva di sofferenza che non fa clamore ma nasconde un terrore profondo – Storie dalla Psicoterapia Pubblica

Cim – Ep. n.11 – Storie della Psicoterapia Pubblica – Percorso di riabilitazione di Mario: paziente in bilico tra follia, tossicodipendenza e devianza.

Centro di Igiene Mentale: 5 anni dopo Alessandro era diventato un paziente modello, non saltava una seduta di psicoterapia ed aveva sospeso i farmaci

Centro di Igiene Mentale: Il senso di colpa, la rabbia e la tristezza di fronte al suicidio di un paziente si mescolano a meccanismi di autoinganno

Paolo e Olly, dietro l’apparenza di banditi senza scrupoli, nascondono un’ anima da Robin Hood orientata alla giustizia e alla protezione dei deboli.

Centro di Igiene Mentale: lo scopo di Violetta era di essere amata, solo se occupava completamente la mente di qualcun altro sentiva di esistere

Come era possibile che una così sofisticata macchina cognitiva proveniente da una famiglia culturalmente stimolante fosse finita in una tale sofferenza?

Come i liquidi non hanno una propria forma e prendono quella del recipiente che li contiene, Alfredo sentiva di non avere forma propria, desideri propri.

Cosima, una vita vissuta tra molestie del padre, abusi del fratello, voti religiosi e deliri erotomanici – Storie dalla Psicoterapia Pubblica – Cim n. 17

Centro di Igiene Mentale: Alberto, la sua goffaggine e il suo vissuto di marziano privo del manuale di istruzione sul funzionamento degli esseri umani