È mancato nei giorni scorsi Gianfranco Goldwurm, figura centrale della storia della psicoterapia comportamentale e poi cognitiva in Italia.
Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Psichiatria, fin dagli anni ’60 condusse ricerche sui riflessi condizionati e poi sviluppò i suoi studi sul comportamentismo e sulle terapie comportamentali e cognitive presso l’Istituto di Farmacologia e poi presso la Clinica psichiatrica dell’Università di Milano. A quel tempo, e in seguito, lavorò anche in psichiatria professionale e riforma sanitaria.
Fondò il CIANS (Collegium International Activitatis Nervosae Superioris) di cui fu principale organizzatore del suo Primo Congresso Internazionale (Milano 1968) e Presidente (1999-2001 e 2006-2008). Con Ettore Caracciolo promosse la formazione di un gruppo di interesse nell’istituto di Psicologia della Facoltà Medica di Milano per dell’analisi del comportamento teorica e applicata all’educazione normale e speciale.
Le due radici, quella psichiatrico-riflessologica che fa capo a Goldwurm e quella psicologico-operante di E. Caracciolo si fusero nella l’Associazione di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC) fondata nel 1977.
Nel 1984 insieme a Paolo Meazzini promosse la nascita della rivista Terapia del Comportamento. Nel 1989 organizzò a Roma i Latini Dies, I Congresso Internazionale di Psicoterapia Comportamentale e Cognitivo-Comportamentale dei Paesi di lingua latina.
Queste e altre, tante altre sono le opere e i contributi di Goldwurm allo sviluppo della psicoterapia cognitiva e comportamentale.