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One night stand e Tinder: ecco quanto l’app aiuti effettivamente a trovare un partner

Uno studio norvegese ha indagato se Tinder aiuti realmente nella ricerca di un partner ed il tipo di relazioni instaurate (occasionali vs a lungo termine)

Di Carlotta Olivari

Pubblicato il 03 Feb. 2020

Tinder è un’applicazione particolarmente conosciuta da tutti quei giovani che almeno una volta nella vita hanno desiderato incontrare un nuovo partner (occasionale o meno), restando comodamente a casa propria.

 

Il funzionamento dell’app è molto semplice: prima di tutto bisogna iscriversi tramite il proprio account Facebook o Instagram, in secondo luogo è necessario caricare le foto migliori e, infine, indicare il sesso e l’età desiderata del futuro partner. Una volta registrati, Tinder sarà in grado di individuare tutte le persone che, a distanza di pochi chilometri, corrispondono ai criteri di ricerca inseriti mostrando le loro foto: scorri a sinistra se la foto è di tuo gradimento oppure a destra se non lo è. Solo nel caso in cui entrambe le persone interessate abbiano espresso un giudizio positivo sull’altro (detto match) l’applicazione consentirà di iniziare una conversazione privata.

Tinder è stata sempre considerata, per lo più, un’applicazione utile a trovare incontri sessuali occasionali (Sevi et al., 2018), piuttosto che per la ricerca di un partner a lungo termine. Tuttavia, alcuni recenti studi hanno mostrato che non sempre è così (es., LeFebvre, 2017): infatti alcuni utilizzatori hanno affermato di cercare, tramite Tinder, qualcosa di più di una semplice relazione one night stand (Timmerman & Courtois, 2018).

Nonostante l’app abbia incuriosito diversi autori negli ultimi anni, nessuno studio ha indagato sul fatto che Tinder effettivamente aiuti le persone a trovare partner occasionali o a lungo termine, ed è proprio partendo da questo quesito che è stata sviluppata la presente ricerca (Grøntvedt et al., 2019).

È stato preso in considerazione campione di 283 studenti di scienze umane, reclutati in un campus a Trondheim in Norvegia. A ognuno di loro è stato chiesto da quanto tempo utilizzassero Tinder, quanti incontri avessero fatto grazie all’applicazione, quanti partner occasionali fossero riusciti a trovare e quanti invece fossero riusciti a cominciare una relazione a lungo termine.

I risultati hanno mostrato che, al contrario delle aspettative, solo un numero limitato di partecipanti erano riusciti a trovare un partner sessuale occasionale grazie a Tinder. Tra coloro che affermavano di avere uno scarso successo nel trovare partner occasionali nel ‘mondo reale’ (senza quindi utilizzare nessuna app di incontri), Tinder non si è dimostrato in grado di ribaltare questa tendenza: l’applicazione non ha quindi incrementato il numero di incontri per gli users. Allo stesso modo, chi aveva sempre avuto successo nel corteggiamento tradizionale, era più avvantaggiato anche con l’utilizzo di Tinder. Nemmeno per coloro che utilizzavano l’app con lo scopo di trovare partner a lungo termine Tinder ha mostrato risultati migliori.

In conclusione, il presente studio sembra sfatare il mito che Tinder sia un modo più utile e rapido di trovare un partner rispetto ai metodi più tradizionali: infatti, nonostante i limiti dello studio, tra cui è possibile citare una bassa diversificazione del campione, i risultati dimostrano che tra gli utilizzatori di Tinder solo 2 persone su 10 riescono a trovare un partner occasionale o a lungo termine grazie all’applicazione.

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