Utilizzata per la prima volta in Italia la tecnica del Nerve Transfers per il recupero delle funzioni delle mani in un paziente tetraplegico.
Marco Tanini, Ilaria Bagnulo, Alessandro Toccafondi, Vittoria Falchini, Anna Manfriani
Nuovo trattamento per il recupero della funzione delle mani in pazienti tetraplegici
Tetraplegico per un incidente d’auto, un 52enne recupererà la funzione delle mani grazie ad un innovativo intervento realizzato all’Ospedale Cto della Città della Salute di Torino.
La metodica, eseguita in pochi centri al mondo e – sottolinea l’ospedale – per la prima volta in Italia, bypassa la lesione del midollo spinale ricollegando, come fili elettrici, i nervi sani a nervi non più funzionanti. In questo modo, spiegano i sanitari, è possibile reinnervare distretti muscolari altrimenti non recuperabili (ANSA, 2019).
I danni al midollo spinale
Il midollo spinale è contenuto all’interno del forame vertebrale e consente il passaggio dei messaggi sensoriali e motori che interessano il movimento dei muscoli che sono trasmessi e ricevuti dal cervello attraverso il midollo spinale stesso.
Si definisce cervicale la porzione di midollo che è ospitata all’interno del forame vertebrale a partire dalla prima vertebra cervicale fino alla settima.
Danni al midollo possono essere originati da sezioni trasversali da distorsione del rachide o da compressione in seguito ad ematomi. Entrambi i traumatismi possono dare origine ad una paralisi che blocca la trasmissione nervosa. Se il trauma è a livello cervicale si ha la paralisi sia degli arti inferiori che di quelli superiori.
Ogni anno in Italia diventano para o tetraplegiche circa 2.500 persone, di cui il 45% a causa di incidenti stradali, il 20% a causa di incidenti sul lavoro, il 10% a causa di incidenti sportivi, il restante 25% per diverse cause tra cui le armi da fuoco. L’80% di queste persone ha un’età compresa tra i 10 e i 40 anni e quindi un’aspettativa di vita molto lunga, conseguentemente un costo sociale e personale, per sé e per le proprie famiglie, elevatissimo. Vivono in Italia circa 75.000 persone con esiti di lesione al midollo spinale (dati Federazione Associazioni Italiani Paraplegici).
Nerve Transfers in Italia: il caso
L’intervento è stato eseguito su un uomo di 52 anni che a seguito di un incidente stradale aveva riportato una lesione completa del midollo spinale cervicale e conseguente paralisi degli arti inferiori e superiori. Sei mesi dopo l’ incidente, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico durante il quale sono state connesse terminazioni nervose sane direttamente al sistema nervoso dei distretti nervosi degli arti superiori.
Nerve Transfers: la tecnica
Tale intervento consente di bypassare la lesione midollare trasferendo e connettendo le strutture nervose, a monte della lesione, al tessuto nervoso dei distretti muscolari degli arti superiori.In passato, per cercare di recuperare la capacità di apertura/chiusura della dita delle mani, si usava una tecnica detta “Trasferimento Tendineo”, questo intervento consiste nel prelevare un tendine fisiologicamente deputato ad una funzione diversa, che viene staccato dal suo punto di inserzione distale per essere poi opportunamente inserito in altra sede, questo allo scopo di fornire un nuovo motore al segmento che ha perso quello fisiologico. La tecnica del trasferimento tendineo è di largo impiego anche nelle lesioni nervose periferiche dell’arto superiore non altrimenti riparabili. In questi casi si sostituisce la funzione di un muscolo paralizzato per una lesione di un suo nervo motore con quella di un muscolo innervato da un nervo sano (Ortensi P. 1997).
Il vantaggio della metodica usata all’Ospedale Cto della Città della Salute di Torino ha il vantaggio di consentire un recupero sensoriale oltre che motorio.
La prima pubblicazione della tecnica di Nerve Transfers (Fox, Kristen, Novak et al. 2015) prendeva in esame gli esiti di nove nove pazienti tetraplegici con lesioni del midollo spinale alla base del collo dove ogni paziente aveva mostrato un miglioramento delle funzionalità delle mani e delle braccia (Fox, Kristen, Novak et al. 2015).
Questa tecnica di Nerve Transfers, sperimentata per la prima volta in Italia, fornisce miglioramenti nella funzionalità, motoria e sensitiva, delle mani in pazienti tetraplegici. Nonostante il recupero globale sia minimo, la riacquisizione del controllo funzionale degli arti superiori può contribuire al miglioramento della qualità della vita.