expand_lessAPRI WIDGET

Le ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi – Recensione del film premiato a Berlino

Le protagoniste del film, pluripremiato a Berlino, appartengono a un’élite privilegiata e sono dunque un po’ la metafora del Paese: una società che ha paura del cambiamento, che si sente più sicura e protetta nei confini delle proprie accoglienti case. Ma forse c’è la possibilità di un nuovo inizio...

Di Cristiana di San Marzano

Pubblicato il 15 Ott. 2018

E’ un mondo di sole donne, gli uomini sono figure in dissolvenza, quello che racconta nel film Le ereditiere il regista Marcelo Martinessi. Un mondo quasi claustrofobico, di sguardi e di poche parole, un mondo che appare spiato dalla cinepresa nascosta dietro una porta.

È il mondo di Chela e Chiquita, due signore unite da un legame sentimentale che negli anni è diventato abitudine. Vivono ad Asuncion, capitale del Paraguay, in una casa borghese perché sono entrambe di buona famiglia. Le loro rendite però cominciano a diminuire, tocca vendere e svendere mobili, quadri, argenteria, persino piatti e bicchieri. La situazione precipita quando Chiquita, che è la forte e la più pratica nella coppia, finisce in prigione per un debito mai pagato. Chela, una donna che lotta quotidianamente con la depressione e non vorrebbe uscire mai di casa, sempre più smarrita viene affidata alle cure di una cameriera analfabeta. Dorme poco, sente rumori strani nella notte, e le visite in carcere alla compagna sono occasione di ulteriore smarrimento.

Le ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi – Trailer del film:

 

È solo per puro caso, una ricca vicina le chiede un passaggio in auto, che si ritrova a fare l’autista. Tira fuori dal garage la vecchia Daimler avuta in eredità dal padre e, sbalordita, scopre che per il suo servizio può essere pagata. Nel giro di poco tempo le anziane e ingioiellate amiche della vicina, quasi fosse un taxi privato, la chiamano sempre più spesso. I suoi pomeriggi ormai sono occupati ad accompagnarle nei ricchi salotti di una o dell’altra per le partite a carte. Il suo sguardo, prima perso nel vuoto si sofferma sui particolari, sulle persone: là fuori c’è qualcosa, qualcuno che merita attenzione, qualcuno che le dà attenzione. È la giovane e disinibita Angy, con la sua fisicità e con la sua esuberanza, a risvegliare in lei sensazioni ed emozioni che pensava ormai perdute.

Le Ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi - Scena dal film 1
Le Ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi. Una scena dal film.

Il regista del film in una recente intervista, ha detto che Le ereditiere è un film essenzialmente sui confini, facendo così riferimento alla situazione del suo Paese, che parole sue, è e resta “una gigantesca prigione”. Il Paraguay è stato per decenni governato da una dittatura militare e ora è in mano a una destra molto conservatrice. Le ereditiere del film, che appartengono a un’élite privilegiata, sono dunque un po’ la metafora del Paese. Di una società che ha paura del cambiamento, che si sente più sicura e protetta nei confini delle proprie accoglienti case. Meglio vendere un quadro, privarsi di un tavolo, piuttosto che rinunciare alla domestica, piuttosto che uscire e guardarsi attorno. Ma forse, suggerisce il regista nel finale del film, il mondo esterno può essere esplorato, forse c’è la possibilità di un nuovo inizio.

Le Ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi - Scena dal film 3
Le Ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi. Una scena del film

A chi consiglio la visione del film: a chi pensa che i nostri percorsi di vita siano fortemente influenzati dalla società in cui cresciamo. A chi piace scoprire nel cinema e nella letteratura parte della storia di un Paese (io per esempio del Paraguay non sapevo nulla e sono andata a cercarmi la sua storia su Internet).

Ecco chi invece farebbe meglio ad astenersi dalla sua visione: innanzitutto gli insofferenti, quelli che amano i film di azione. E poi chi pensa che il desiderio in una donna avviata all’età della vecchiaia sia ormai sopito.

Il film, che al Festival di Berlino ha fatto incetta di premi, l’Orso d’Oro per la migliore attrice (una bravissima Ana Brun), il premio Alfred Bauer e quello Fipresci della critica internazionale, sarà sugli schermi italiani da giovedì 18 ottobre.

Le Ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi - Scena dal film 2
Le Ereditiere (2018) di Marcelo Martinessi – Scena dal film.
Si parla di:
Categorie
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
intervista a Liliana Cavani
Intervista a Liliana Cavani: un viaggio dall’infanzia all’attualità della regista

Liliana Cavani in un'intervista ripercorre la sua vita dalla sua infanzia all'attualità con riferimenti alla sua vita privata e professionale - Psicologia

ARTICOLI CORRELATI
Emozioni, effetto esposizione e familiarità nell’ascolto di una canzone

La familiarità con una canzone e l'effetto esposizione sembrano favorire il nostro apprezzamento verso di essa

Psicopatia e disturbo antisociale di personalità: un’analisi clinica e cinematografica dei disturbi

Discriminare tra la psicopatia e il disturbo antisociale di personalità tramite il supporto di parallelismi cinematografici

WordPress Ads
cancel