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Infertilità inspiegabile? Se la tiroide funziona poco può influenzare le capacità di concepire

Uno studio ha evidenziato la relazione esistente tra una tiroide lievemente poco attiva e l'infertilità, non spiegata da altre cause.

Di Greta Riboli

Pubblicato il 29 Gen. 2018

Sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism è stato pubblicato un nuovo studio che evidenzia la relazione tra una tiroide lievemente poco attiva (anche se la ghiandola funziona ai limiti bassi, ma all’interno di un range di normalità) e la possibile infertilità.

 

L’infertilità idiopatica

Quando una coppia non riesce a concepire, senza che vi sia alcuna causa precisa, essa viene definita infertilità idiopatica o inspiegabile.

L’infertilità, sia essa spiegabile o idiopatica è motivo di forte stress e di sofferenze emotive e relazionali. L’impossibilità di una genitorialità biologica può influire sulla qualità della vita ed il benessere di una persona o della coppia: ad ogni ciclo mestruale o ad ogni nuova nascita si rivive una forte sofferenza capace di segnare la quotidianità.

La tiroide e gli ormoni TSH

Gli ormoni TSH sono gli ormoni della ghiandola pituitaria o ipofisi, ghiandola che, oltre ad altre funzioni, si occupa della stimolazione della tiroide. Alti livelli degli ormoni TSH sono un buon segnale di una ghiandola tiroide ipoattiva (anche a livello lieve, ovvero subclinico). Questo avviene perché la funzione inibitoria degli ormoni tiroidei sulla secrezione di TSH risulta indebolita.

Lo studio sulla connessione tra la tiroide e la difficoltà a concepire

Lo studio ha rilevato che le donne che presentano infertilità inspiegabile hanno quasi il doppio delle probabilità di avere livelli più elevati dell’ormone TSH, rispetto alle donne che non presentano infertilità inspiegabile.

I ricercatori hanno analizzato i dati di pazienti di genere femminile di età compresa tra i 18 ed i 39 anni, diagnosticate con infertilità inspiegabile presso gli ospedali del sistema sanitario Health Partners di Boston. I fattori di inclusione sono stati i cicli mestruali regolari.

I ricercatori hanno esaminato e confrontato i livelli di TSH di queste 187 pazienti con quelli di 52 pazienti i cui partner riportavano una grave infertilità da fattore maschile.

I risultati mostrano come le donne con infertilità inspiegabile avevano livelli di TSH nel sangue significativamente più alti rispetto ai livelli delle donne con infertilità dovuta a causa nota. In particolare, il valore dell’ormone, nel doppio delle donne con infertilità inspiegabile rispetto alle altre, presentava un livello superiore a 2,5 mlU/L.

Futuri sviluppi

Il ricercatore Fazeli P.K. riassume i risultati nel seguente modo “Dal momento che ora sappiamo dal nostro studio che esiste un’associazione tra i livelli di TSH all’estremità superiore del range normale e infertilità inspiegabile, è possibile che un livello di TSH alto-normale possa avere un impatto negativo sulle donne che stanno cercando di rimanere incinte“. In base a quanto emerso, possibili futuri trattamenti per l’infertilità inspiegabile potranno considerare l’abbassamento dei livelli di TSH. La ricerca dovrà prima valutare quanto questo abbassamento sarà utile nel favorire il concepimento.

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