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Quali misure usare per valutare la competenza del terapeuta?

La ricerca recente si è focalizzata sullo sviluppo di strumenti rigorosi e scalabili per misurare la competenza del terapeuta nell'applicare i trattamenti

Di Riccardo Dalle Grave

Pubblicato il 24 Nov. 2017

L’interesse della ricerca recente si è focalizzato su quale sia il modo migliore di formare i terapeuti e sulla necessità di sviluppare strumenti rigorosi e scalabili per misurare la competenza del terapeuta nel somministrare i trattamenti psicologici. Quest’ultima è definita come la capacità del terapeuta di implementare una forma specifica di trattamento allo standard necessario per raggiungere gli effetti attesi.

 

Nella valutazione della competenza del terapeuta ci sono due componenti da considerare:

  1. La valutazione della conoscenza del trattamento, incluso come e quando usare le strategie e le procedure;
  2. La valutazione delle abilità (skill) nell’applicare tale conoscenza nella pratica clinica.

Mentre la valutazione della conoscenza (knowledge) dei terapeuti del trattamento può essere eseguita in modo efficiente anche via Web o con questionari a scelta multipla, la valutazione delle abilità è eseguita da clinici esperti e richiede tempo e risorse non sempre disponibili.

Misurare la competenza del terapeuta: lo studio di Cooper e colleghi

Zafra Cooper e collaboratori del centro CREDO dell’Università di Oxford hanno recentemente pubblicato un studio che ha avuto l’obiettivo di sviluppare una misura di valutazione delle abilità del terapeuta basata sul role-play e di confrontarla con una misura scalabile di valutazione della conoscenza basata sul Web.

I ricercatori hanno usato come modello la terapia cognitivo comportamentale migliorata (CBT-E) per i disturbi dell’alimentazione e hanno sviluppato 10 scenari clinici (vedi Tabella 1) assieme a uno schema di valutazione per la valutazione numerica della prestazione dei terapeuti in formazione. Prima di ogni scenario veniva fornita ai terapeuti la descrizione clinica da affrontare con la CBT-E assieme a una sintesi dei progressi del paziente nel trattamento, della sua storia e personalità. Ogni scenario è stato standardizzato in modo tale che l’interazione terapeuta-paziente avesse una durata di 8 minuti. Gli scenari sono stati valutati esaminando la prestazione di 93 terapeuti di diverso background professionale e a diversi livelli di training nell’implementazione della CBT-E. Tutti i terapeuti hanno anche completato una misura basata sul Web finalizzata a valutare la conoscenza della CBT-E.

Per la valutazione della qualità dell’implementazione delle procedure (cioè dei contenuti) è stata usata una scala a 7 punti (0 = completa assenza di applicazione di procedure CBT-E; 6 = consistente e completa applicazione di tutte le procedure CBT-E). Un punteggio 4 definito come moderata applicazione delle procedure CBT-E è stato preso come cut-off per definire una prestazione “competente”. Gli esaminatori hanno anche valutato con una risposta “Si” o “No” se lo stile del terapeuta fosse compatibile con quello della CBT-E utilizzando la descrizione dettagliata a lor fornita sia degli aspetti generici dello stile CBT (cioè essere caldi, empatici e collaborativi, fare domande aperte, focalizzare e incoraggiare il cambiamento) sia di quelli inappropriati (cioè essere insensibili ai sentimenti del paziente, non assistere l’angoscia del paziente, essere critici, non mantenere i confini professionali, dare al paziente informazioni personali che dimostrino comportamenti incompatibili con i consigli forniti, essere controllanti). Se il terapeuta aveva ricevuto un punteggio maggiore od uguale a 4 (che indica una prestazione competente), ma una risposta “No” nella valutazione dello stile, il punteggio della scala a 7 punti veniva ristretto solo ai valori compresi tra 0 e 3.

La maggior parte dei terapeuti ha valutato la loro prestazione come moderatamente o molto simile alla prestazione abituale della loro pratica clinica. I terapeuti che hanno completato la formazione sulla CBT-E hanno raggiunto una competenza media con un’affidabilità buona ed eccellente con coefficienti di correlazione intraclasse da 0,653 a 0,909. La misura è risultata anche sensibile al cambiamento, con punteggi significativamente più alti alla fine del training rispetto al basale (differenza media 0.758, P <.001), anche tenendo conto di dati ripetuti (differenza media 0.667, P <.001). Infine i punteggi ottenuti dai partecipanti con la misura della conoscenza basata sul Web hanno efficacemente predetto la competenza del terapeuta valutata con il role-play con un valore predittivo positivo del 77% e una specificità di 78%.

In conclusione i risultati di questo studio suggeriscono che la misura basata sul role-play recentemente sviluppata presso il centro CREDO è affidabile per valutare le abilità dei terapeuti ad applicare la CBT-E. Purtroppo questo metodo di valutazione richiede molto tempo e considerevoli risorse che non sono sempre disponibili. Il discreto valore predittivo della competenza del terapeuta della misura delle conoscenze basata sul Web, uno strumento poco costoso ed altamente scalabile, suggerisce comunque che questo metodo di valutazione possa essere utilizzato in certe circostanze come alternativa alla valutazione più intensiva e costosa basata sul role-play.

Tabella 1: Gli scenari usati per la valutazione dell’applicazione delle procedure CBT-E

Competenza del terapeuta: è possibile misurarla attraverso rigorosi strumenti?

 

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