I neuroni della corteccia prefrontale laterale, associati ad un funzionamento atipico nelle psicosi, sembrerebbero essere importanti anche per aiutare le persone a distinguere la realtà dall’ immaginazione così come dimostrato da un recente studio pubblicato nella rivista Nature Communications.
I ricercatori hanno dimostrato come il cervello codifichi le informazioni visive provenienti dalla realtà creando un match con le informazioni astratte conservate in memoria.
Il Dr. Julio Martinez-Trujillo principale professore e ricercatore alla University of Western Ontario’s Schulich School of Medicine & Dentistry riferisce quanto segue:
Ora puoi vedere la mia t-shirt, e anche se io mi dovessi spostare al di fuori del tuo campo visivo, fino a quando i tuoi occhi saranno aperti potrai continuare a vedere il colore della mia t-shirt con la mente.
Questo è possibile grazie alle rappresentazioni generate dalla working memory, o memoria di lavoro: si tratta di rappresentazioni immaginarie e non reali ma presenti nella mente.
Queste si oppongono alle rappresentazioni percettive che fotografano gli oggetti presenti nella realtà. L’obiettivo della ricerca è capire se esistono neuroni nel nostro cervello deputati alla distinzione tra ciò che è reale e ciò che fa parte della nostra immaginazione.
Per lo studio ai partecipanti è stato chiesto di svolgere due compiti:
- Un primo compito in cui veniva richiesto di riportare la direzione del movimento di una nuvola formata da punti che appariva su uno schermo;
- Un secondo compito in cui dovevano riportare la direzione della nuvola pochi secondi dopo che questa scompariva sulla base del ricordo mnestico dell’immagine.
I ricercatori hanno scoperto che i neuroni nella corteccia prefrontale laterale codificano le informazioni percepite e le informazioni memorizzate secondo combinazioni diverse e con intensità diversa.
In conclusione potremmo aspettarci che esistano neuroni che si attivano contemporaneamente sia per la percezione di un oggetto reale che per la sua memorizzazione; oppure che esistano neuroni deputati esclusivamente alla percezione e altri alla memorizzazione.
Neuroni che distinguono il reale dall’immaginario: implicazioni nel trattamento della schizofrenia
I ricercatori sottolineano che abbiamo neuroni specifici per la percezione, neuroni per la memoria e anche neuroni che lavorano contemporaneamente su entrambe le informazioni.
E’ stato dimostrato che la corteccia prefrontale laterale è disfunzionale in individui con schizofrenia, un grave disturbo mentale caratterizzato da sintomi quali allucinazioni e /o deliri. Tuttavia, fino ad ora i ricercatori non sono stati in grado di identificare la causa di questa disfunzione.
Utilizzando l’apprendimento computazionale secondo un approccio connessionista, il team di ricerca ha sviluppato un algoritmo per sistemi computerizzati che potrebbe essere in grado di leggere il modello dei neuroni che si attivano nella corteccia prefrontale per determinare in modo affidabile se un partecipante sta guardando una nuvola di punti in tempo reale o ricordando ciò che aveva visto prima.
Martinez-Trujillo spera che identificando i neuroni specifici responsabili della distinzione tra realtà e fantasia, si potrebbe essere più in grado di trattare disturbi come la schizofrenia che portano i pazienti a confondere ciò che è reale da ciò che non lo è.
Vorrei sostenere che la schizofrenia non è un disturbo neurochimico di tutto il cervello – ha detto Martinez-Trujillo – È solo un disturbo neurochimico in parti specifiche del cervello