Non ho mai sentito le “farfalle allo stomaco” per qualcuno, prima pensavo di essere una persona esigente, poi ho iniziato ad abbassare la guardia ed ho avuto delle relazioni sessuali ma alla fine tutto si risolve sempre con l’essere solo “amici di letto”. Come si fa a capire la distinzione fra qualche disfunzione emozionale ed essere semplicemente aromantica?
Giulia
Cara Giulia,
che tu sia romantica, aromantica o anche apatica l’eterno dilemma sulla natura dell’innamoramento resterà sempre un mistero; l’argomento è così ampiamente dibattuto ed esplorato che ancora oggi psicologi, neurologi, sociologi , antropologi, poeti [ecc] non sono riusciti a dare una definizione univoca che possa mettere tutti d’accordo.
Non essendo pienamente sicuri sulla natura dell’ ‘innamoramento’, non mi soffermerei troppo sulle farfalle e altri luoghi comuni sull’amore romantico. E’ inevitabile guardare alle vite altrui e chiedersi come mai a noi qualcosa non capita o se capita, domandarsi perché avvenga in modo diverso.
Trovo però altrettanto ragionevole spostare lo sguardo dal mondo esterno al nostro mondo soggettivo: quali sono le emozioni che provo nei confronti degli “amici di letto”? Desidero un coinvolgimento emotivo maggiore di quello che fino adesso sono riuscita ad avere, o no? E per quanto riguarda le amicizie, riesco facilmente ad entrare in contatto emotivo con qualcuno a prescindere dall’attrazione fisica?
Il personale percorso di introspezione e di scoperta di se stessi (e quindi anche della propria sessualità’) e’ un po come un lungo corridoio pieno di porte e sta a noi decidere quali esplorare senza aver timore di farlo nel modo “sbagliato”.
Lorena Lo Bianco
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La rubrica fluIDsex è un progetto della Sigmund Freud University Milano.