La nuova versione del questionario MCMI (MCMI-IV) è stata pubblicata nel 2015 da Theodore Millon, Seth Grossman e Carrie Millon. Rispetto alla versione precedente, quella attuale permette di rappresentare e valutare le diverse dimensioni della personalità, come anche il funzionamento generale e l’adattamento individuale. Inoltre, l’ultima variante dell’inventario, fornisce un’utile e valida guida clinica per migliorare l’alleanza terapeutica con l’esaminato.
Stefano Terenzi, Rosario Capo
La struttura del MCMI-IV
La struttura generale riflette la revisione già operata per la creazione del MCMI-III (Millon, 2011), ma è stata aggiornata, affinata ed ampliata dal lavoro di Grossman. Nello specifico, il MCMI-IV introduce un set di scale “Facet” di Grossman, che aiutano a progettare l’intervento terapeutico identificando i domini più salienti della personalità di un individuo (interpersonale, cognitivo, relativo all’immagine di sé). Nondimeno, offre sia la possibilità di evidenziare immediatamente specifiche aree critiche (ad esempio: il potenziale di violenza, la disposizione autodistruttiva), che la possibilità di realizzare una diagnosi differenziale accurata per favorire un inquadramento efficace e preciso nell’ambito delle categorie cliniche del DSM-5.
Il MCMI (Millon Clinical Inventario Multiassiale) si distingue dagli altri questionari sulla personalità per la sua brevità, il suo solido ancoraggio teorico, il formato multiassiale, la costruzione schematica tripartita e di convalida, l’uso di punteggi base-rate, e la profondità interpretativa. Ogni generazione dell’inventario MCMI ha tentato di mantenere un numero totale di item sufficientemente ridotti per incoraggiare il suo utilizzo in tutti i tipi di impostazione diagnostica e terapeutica, ma abbastanza numerosi da permettere la valutazione di una vasta gamma di comportamenti clinicamente rilevanti in una cornice multiassiale. Con i suoi 195 items, a risposta dicotomica Vero-Falso, l’inventario MCMI-IV è molto più breve rispetto agli strumenti ad esso comparabili. Si può somministrare a soggetti di età superiore ai 18 anni. La terminologia utilizzata è comprensibile già da una popolazione di individui con un livello di competenza nella lettura da quinta elementare. Pertanto, la grande maggioranza degli individui può completare agevolmente il MCMI-IV in 25-35 minuti, rendendo effettuabili somministrazioni relativamente rapide e riducendo al minimo la resistenza del paziente ed il suo affaticamento.
Storicamente, lo strumento si basa su una teoria prevalentemente di derivazione clinica (Millon, 1969, 1981, 1986a, 1986b, 1990, 2011; Millon & Davis, 1996). Le scale ed i profili emergenti dall’elaborazione delle risposte al MCMI misurano quindi variabili di derivazione teorica raffinata, in modo diretto e quantificabile. Con una solida base statistica i punteggi elevati nelle diverse scale e le diverse configurazioni possono essere utilizzate per suggerire diagnosi specifiche dei pazienti e delle loro dinamiche cliniche come anche ipotesi cliniche verificabili tramite la storia sociale relazionale del soggetto e l’osservazione del comportamento attuale.
Non meno importante del suo legame con la teoria è il coordinamento dello strumento testologico con i costrutti diagnostici ufficiali del DSM-5. A riguardo, pochi strumenti psicodiagnostici attualmente disponibili sono consoni alla recente nosologia ufficiale come avviene invece per il MCMI-IV.
L’attuale struttura dell’inventario MCMI mantiene una distinzione tra disturbi di personalità e sintomatologia clinica, come nel precedente sistema multiassiale, aggiornandosi ai perfezionamenti apportati dai recenti criteri diagnostici del DSM-5. Pertanto, nella versione attuale dell’inventario vi sono scale separate per distinguere le caratteristiche di personalità più stabili dalla sintomatologia clinica più acuta evidenziata attualmente dal paziente. In particolare, è possibile utilizzare il profilo derivato dall’analisi di tutte le scale cliniche che compongono l’inventario, al fine di illuminare l’interazione tra i modelli caratteriologici di lunga data che caratterizzano il soggetto ed i suoi sintomi clinici attualmente manifestati.
Lo scoring del MCMI-IV
Lo scoring del test può essere effettuato con un programma informatico che rende la decodifica rapida ed efficiente. Il software genera report interpretativi a due livelli di dettaglio profilo: (a) Il PROFILE REPORT (Relazione sul Profilo) che presenta i punteggi ottenuti al MCMI ed il profilo del paziente, ed è utile come strumento di screening per identificare i soggetti che possono richiedere una valutazione più specifica ed approfondita o una specifica attenzione professionale; (b) il NARRATIVE REPORT (Relazione Descrittiva) che integra sia le caratteristiche personologiche che quelle sintomatiche attuali del paziente, ed è elaborato in uno stile simile a quello utilizzato solitamente dagli psicologi clinici. I risultati si basano su ricerche attuariali, lo schema teorico del MCMI, e sulle relative diagnosi DSM, all’interno di un quadro multiassiale. Nella relazione descrittiva viene automaticamente inclusa una guida terapeutica orientata ai processi clinici potenzialmente rilevanti.
Gli ambiti di impiego del MCMI-IV
In linea generale, l’intento primario del MCMI è di fornire informazioni ai medici, agli psicologi, agli psichiatri, ai consulenti, agli assistenti sociali ed agli infermieri, che devono effettuare valutazioni e prendere decisioni rispetto al trattamento clinico di persone caratterizzate da difficoltà emotive e relazionali. Può essere utilizzato in una valutazione di screening in molteplici contesti: ambito ospedaliero, libera professione, programmi di counseling universitario, servizi psichiatrici di diagnosi e cura, gruppi di sostegno, ecc.
La validità, l’affidabilità e le scale del MCMI-IV
Rispetto alla validità e all’affidabilità della versione attuale dell’inventario, va detto che lo strumento diagnostico in oggetto è stato validato e supportato sia teoricamente che empiricamente da un gran numero di studi. Più di 600 ricerche hanno utilizzato il MCMI per testare ipotesi cliniche, sperimentali e demografiche.
Il MCMI-IV consta di un totale di 25 scale:
15 Pattern Clinici di Personalità: 3 Gravi Patologie di Personalità:
Schizoide Schizotipico
Evitante Borderline
Depressivo Paranoide
Dipendente 7 Sindromi cliniche:
Istrionico Ansia
Turbulent (Esuberante/Ipomaniaca) Somatoforme
Narcisistica Spettro Bipolare
Antisociale Distimia
Sadica Dipendenza da Alcool
Compulsiva Dipendenza da Droghe
Negativistica Disturbo Post-Traumatico da Stress
Masochistica
3 Gravi Sindromi Cliniche 3 indici di correzione
Spettro Schizofrenico Apertura
Depressione Maggiore Desiderabilità
Disturbo Delirante Autosvalutazione
2 indicatori di risposta:
indice di Validità
indice di Incoerenza
La scala Incoerenza (W) rileva le differenze nelle risposte a coppie di items che implicano una risposta simile. La scala può indicare se il soggetto ha risposto a caso o se non ha prestato la giusta attenzione.
In aggiunta, il MCMI-IV dispone anche delle Scale di Grossman sui Facet, che sono in grado di fornire informazioni che articolano ed approfondiscono i punteggi del paziente rispetto ad alcuni dei domini personologici/clinici particolarmente rilevanti. Ad esempio il Pattern della Personalità Depressiva è composta da tre facet:
- Pensiero Fatalistico
- Immagine di sé immeritevole
- Temperamento triste
Il Pattern di Personalità Evitante dai Facet:
- Avversività Interpersonale
- Immagine di Sé alienante
- Contenuto Vessatorio
Il Pattern di Personalità Narcisistica dai Facet:
- Esplosività Interpersonale
- Espansività cognitiva
- Immagine di sé ammirabile
Le 45 Facet si basano sulle teorie della personalità e della psicopatologia specificamente sviluppate dall’autore. Diagnosticamente, contribuiscono a fornire utili informazioni che aiutano i medici a capire meglio le particolari aree di funzionamento in cui le difficoltà del paziente si manifestano. Essi dovrebbero anche fornire al professionista una guida per la selezione di modalità terapeutiche specifiche per massimizzare il raggiungimento degli obiettivi terapeutici.
Nel complesso, il MCMI-IV appare uno strumento agevole da somministrare, con un background teorico e clinico consolidato e arricchito di ulteriori elementi che lo rendono ancora più utile, rispetto alle versioni precedenti, per la professione dello psicologo.