expand_lessAPRI WIDGET

Il suicidio assisistito per i pazienti che soffrono di patologie psichiatriche

L'eventuale legalizzazione sul suicidio assistito per malati psichiatrici, potrebbe esporre i pazienti ad una condizione di rischio e stigma sociale

Di Chiara Ajelli

Pubblicato il 14 Set. 2016

Secondo una dichiarazione del Canadian Medical Association Journal (CMAJ), offrire assistenza medica per morire alla popolazione canadese che soffre di patologie psichiatriche, potrebbe esporre le persone più vulnerabili ad una condizione di rischio.

 

Come dichiara il dottor Scott Kim c’è una grave lacuna tra l’idea che il suicidio assistito per i pazienti con patologie psichiatriche sia sostenuto e quella che poi è la realtà pratica, e questo è decisamente visibile in paesi come il Belgio e l’Olanda. Per tanto una politica che consenta l’accesso al suicidio assistito di pazienti non terminali che soffrono di malattie psichiatriche in Canada, potrebbe mettere a rischio quella parte di popolazione vulnerabile e stigmatizzata.

In Canada si è infatti di recente affrontato tale tema. Lo scenario è stato caratterizzato da un forte dibattito relativamente ad opinioni contrastanti che vanno al di là della semplice legalizzazione del suicidio assistito.

La Corte Suprema del Canada ha stabilito che gli adulti competenti che soffrono di una condizione medica grave e irrimediabile dovrebbero avere la possibilità di accedere al suicidio assistito. Tale richiesta è stata inviata al Parlamento così da poter sviluppare un regime legislativo e regolamentare così da poter avviare tale servizio.

Secondo una delle commissioni parlamentari, oltre ai pazienti che soffrono di patologie organiche dovrebbero avere la possibilità di accedere a questo servizio anche coloro che soffrono di malattie psichiatriche. Ma, secondo la legge canadese Bill C14, approvata sia dal Senato che dalla House of Commons, coloro che soffrono di malattie terminali con eziologia organica, il suicidio assistito è soggetto a limitazioni. Di conseguenza la presente legge escluderebbe la possibilità di ricorrere al suicidio assistito a tutti coloro che soffrono di patologie psichiatriche.

Ma a tal proposito il governo canadese sta affrontando questo scenario con lo scopo di giungere ad una soluzione nei prossimi anni.

Come dichiarano Kim e Lemmens, sono numerose le importanti sfide che bisognerà affrontare per decidere chi potrebbe beneficiare del suicidio assistito tra i diversi pazienti psichiatrici.

Dal Belgio e dall’Olanda giungono prove che mettono in mostra come i medici non siano d’accordo sulla definizione di criteri specifici che consentano o meno la possibilità di usufruire del suicidio assistito da parte dei pazienti psichiatrici.

A tal proposito il maggior dibattito ha toccato coloro che soffrono di depressione molto grave e difficile da trattare, in quanto si tratta di un tema molto delicato. Tuttavia non stabilire dei criteri vorrebbe dire consentire l’accesso a questo servizio a tutti coloro che soffrono di un disturbo psichiatrico tra cui i maggiori sono la Schizofrenia, i disturbi Alimentari, il Distrubo Post-Traumatico da Stress e i Disturbi di Personalità.

Sempre secondo Kim e Lemmens coloro che sostengono l’accesso al suicidio assistito da parte di persone caratterizzate da disturbi psichiatrici, sono disposti a tollerare un numero di morti premature che sarebbero potenzialmente evitabili, opinione a cui non tutta la popolazione potrebbe concordare.

È per tanto necessario, prima di mettere in atto una qualsiasi scelta, affrontare pubblicamente ed esplicitamente l’argomento con un importante dibattito globale.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Depressa da morire: è concepibile l'eutanasia per casi di depressione?
Depressa da morire: è concepibile l’eutanasia per casi di depressione?

Dal 2002 in Belgio è stata legalizzata l'eutanasia e oggi ci si chiede se sia concepibile prevedere l'eutanasia anche per casi di depressione - Psicologia

ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel