SESSIONE DI LAVORO CON BEN RIVERS SUL PLAYBACK THEATRE
Condotto da BEN RIVERS
12 – 13 – 14 – 15 – 16 Maggio, dalle 9:00 alle 17:00
Casa della Carità, via Brambilla 8 (MM2 CRESCENZAGO) Milano
Il modulo che viene qui presentato fa parte di un progetto più ampio, strutturato in tre moduli pratici e proposto da Psychologists for Human Rights con il supporto della Casa della Carità. Il percorso è dedicato al rapporto tra Trauma – Narrazione – Resilienza e Resistenza non violenta e si concentra sull’uso del teatro- narrazione come strumento che fortifica la resilienza, rigenera comunità e nutre la resistenza culturale. E’ la comunità stessa, infatti, che permette di ridare un senso agli eventi attraverso pratiche di cura collettiva, come il teatro-narrazione che crea spazi protetti dove le persone possono condividere storie riconciliandosi con se stessi, abbattendo eventuali barriere socio-ecologiche e creando reti tra gli individui. E’ così che la comunità partecipa al racconto autobiografico e le singole identità diventano più forti perché arricchite dall’identità collettiva.
Paolini dice: “Come si fa a diventare popolo? Chi sono i tuoi avi, i tuoi antenati? Come fai a non essere ‘gente’ anonima identità fittizia ad uso e consumo? Si può diventare popolo assumendo su di sé le storie del popolo.”
BEN RIVERS è professionista specializzato nell’uso del teatro terapeutico e partecipato come strumento di mobilitazione per la comunità, attivismo culturale e reazione al trauma collettivo. Playback Theatre Trainer accreditato dal Centre for Playback Theatre di NewYork ha operato, e continua ad operare, in comunità colpite da oppressioni strutturali e violenze politiche. E’ membro fondatore dell’iniziativa FREEDOM BUS e co-fondatore della scuola araba del Playback Theatre di Beirut.
La pratica del PLAYBACK THEATRE, formulata per la prima volta negli anni settanta da Jhonatan Fox, oggi è usata in più di 60 paesi come strumento per promuovere la RICOSTRUZIONE DI COMUNITA’, il DIALOGO tra parti e la RISPOSTA A UN TRAUMA COLLETTIVO. La pratica di un profondo ascolto, la generazione di risposte solidali e creative, rendono il processo innescato dal Playback Theatre uno strumento prezioso nella stimolazione di resilienza.
Una COMUNITA’ si incontra in un luogo reso accogliente, strutturato secondo una disposizione rituale di oggetti e strumenti. Qualcuno inizia a raccontare una storia, o un momento della propria vita. Sceglie gli ATTORI per rappresentare i differenti ruoli, e poi guarda la sua storia immediatamente ricreata e offerta attraverso una coerente formalizzazione teatrale: una IMPROVVISAZIONE originale resa possibile da una speciale collaborazione tra i performer (attori musicista e conduttore) e il pubblico. LA REALTA’ CULTURALE ED EMOTIVA DI UNA COMUNITA’ PRENDE FORMA, ATTRAVERSO LE VICENDE DEI SUOI PORTAVOCE, i narratori disponibili a raccontare le proprie storie.
IL WORKSHOP intende:
/ Offrire ai partecipanti STRUMENTI BASE del Playback Theatre subito utili alla PRATICA, stimolando e rafforzando le abilità necessarie a trasformare STORIE VERE in IMPROVVISAZIONI scenicamente ricche e metaforicamente pregnanti.
/ Consentire ai partecipanti di DECLINARE tali strumenti nell’ambito di iniziative che promuovono una COSCIENZA CRITICA e un CAMBIAMENTO SOCIO-POLITICO.
/ Esplorare i principi di un’azione teatrale che contiene TEMI come l’AVVERSITA’, il DISAGIO e il TRAUMA.
Le CANDIDATURE per partecipare al laboratorio sono aperte. Sono richieste competenze base in ambito teatrale o formazione accademica nell’ambito della mediazione culturale e l’intervento nelle zone di conflitto.
Il COSTO del modulo è di 350 euro. Sono previste agevolazioni per gli studenti universitari e per i team. Il ricavato finanzierà il prossimo Summer Camp promosso da Psychologists for Human Rights.
Per informazioni e iscrizioni
Chiara Zanetti 328 91111855
Azzurra Spirito 389 9939685