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Libera professione e imprenditoria femminile “Psicologhe: che impresa!” – Report dal Convegno ENPAP

Convegno brillantemente strutturato dall’ENPAP. La Commissione per le Politiche al Femminile, un sostegno a capacità e risorse femminili della categoria

Di Emanuela Calisi

Pubblicato il 18 Apr. 2016

Venerdi 15 aprile, presso l’Hotel Universo a Roma, ho avuto l’opportunità di assistere ad un convegno brillantemente strutturato dall’ENPAP (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi), il quale, istituendo la Commissione per le Politiche al Femminile, ha reso possibile un reale sostegno verso le capacità professionali e le risorse femminili della categoria.

Hanno preso parte al convegno ospiti d’eccezione, offrendo al pubblico vari spunti di riflessione, sull’attuale situazione lavorativa degli psicologi e sull’imprenditoria al femminile; bellissime storie di vita, considerazioni in ambito economico e finale premiazione delle vincitrici per il progetto “Psicologhe: che impresa!”.

Le prime battute di apertura spettano ovviamente al Presidente ENPAP, Felice Torricelli, il quale introduce quella che sarà la chiave di lettura dell’intera giornata e argomento centrale su cui si focalizzeranno inevitabilmente tutti gli interventi successivi: il mondo del lavoro è evidentemente cambiato, è richiesta un’immancabile flessibilità in ogni tipo di occupazione. L’idea dello psicoterapeuta “inchiodato nel suo studio privato” è ormai un concetto lavorativo superato.

Le ricerche di mercato partono da un dato allarmante, ovvero la diminuzione, anno dopo anno, del reddito medio degli psicologi, situato al di sotto della cosiddetta soglia di povertà, non garantendo una pensione adeguata ai professionisti.

Per sopravvivere nel mercato del lavoro occorre prestare attenzione alle richieste dei cittadini, i quali oggi chiedono alla psicologia un aiuto ad affrontare i cambiamenti, la precarietà, la liquidità delle relazioni… è necessario uscire dagli studi e guardare il mercato!

Come suggerisce successivamente Chiara Santi, Consigliera di amministrazione e Coordinatrice commissione per le politiche al femminile ENPAP, le soluzioni per ovviare tale problematica esistono, e l’unico reale ostacolo sono gli psicologi stessi che perdono occasioni e non sanno valutare attentamente le opportunità, focalizzandosi solamente sulle difficoltà della professione: attualmente solo uno psicologo su dieci utilizza un personale sito internet per promuoversi. Nel 2016, prosegue la dottoressa, è impensabile non aggiornarsi, non utilizzare i social network; è indispensabile differenziarsi, trovare un valore aggiunto da offrire alla richiesta delle persone. E’ fondamentale inoltre lavorare in equipe: laddove non arriva un professionista, ne arriva un altro della nostra rete, specializzato in altro settore.

Per quanto riguarda la condizione lavorativa al femminile in Italia, in termini di difficoltà, soluzioni  e opportunità, sono intervenuti la D.ssa Monica Parrella, Consigliera e Direttore Generale Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità; la D.ssa Paola Muratorio, architetta e Presidentessa INARCASSA; la D.ssa Paola Biondi, psicologa e segretaria Consigliera dell’Ordine Psicologi del Lazio e componente del Consiglio di indirizzo generale ENPAP e il Prof. Carlo Odoardi, professore associato del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia presso l’Università degli studi di Firenze; la D.ssa Tiziana Tafaro, attuaria dello Studio Attuariale Orrù e Associati.

Tutti i loro interventi hanno sottolineato che le donne guadagnano meno degli uomini, sono pochissime quelle “al comando” nei vertici più alti ed esiste ancora oggi, la convinzione che una donna in carriera non possa avere una famiglia e viceversa, soprattutto in Italia.

Per quanto la nostra nazione stia accorciando la distanza con l’Europa, esiste quindi ancora un divario retributivo notevole, e soprattutto, non esiste ancora una cultura imprenditoriale, che dovrebbe risiedere già nell’area scolastica, una vera e propria educazione all’imprenditorialità.

A seguire, nel pomeriggio, sono arrivate le testimonianze di Elena Fucci, imprenditrice e proprietaria di un’importante azienda vinicola e Chiara Burberi, Docente, Consulente, Manager e Cofondatrice di REDOOC; grazie ad entrambe, è stata sottolineata l’importanza del saper riconoscere e usare intelligentemente le opportunità, conoscere le proprie risorse e saperle utilizzare al meglio nel percorso di realizzazione personale.

Il Dott. Giuseppe Settani, commercialista e docente de Il Sole 24 ore, ha elencato e approfondito in maniera chiara e lineare, nonostante il poco tempo a disposizione, le agevolazioni e le opportunità per quanto concerne l’imprenditoria, in particolare quella al femminile.

Le ultime due ore del convegno sono state totalmente dedicate alle cinque vincitrici del progetto “Psicologhe: che impresa!”: l’idea di realizzare un progetto al femminile nasce da un’esigenza nei confronti della categoria, in quanto attualmente l’82% degli iscritti all’albo degli psicologi aventi una partita iva, è rappresentato da donne.

Le vincitrici si sono raccontate, non solo elencando dati e percorsi seguiti, ma offrendo consigli, esponendo difficoltà e opportunità, creando delle storie altamente coinvolgenti.

La prima classificata è la D.ssa Giovanna Giuffedi, fondatrice di Life Coach Italy Srl,  una libera associazione di professionisti con particolare riferimento alla metodologia del coaching, la quale racchiude la sua testimonianza in una semplice frase ma molto efficace: “la vita che vuoi è la sola che avrai”.

A seguire, in ordine di classifica, la D.ssa Annalisa Mascia, Presidente e Socio Fondatore di Agape Società Cooperativa Onlus, attiva sul campo della disabilità psichica per promuovere la centralità della persona e lo sviluppo delle sue potenzialità; la D.ssa Sara Mazzucchelli, Psicologa e Specialista in Psicoterapia Cognitivo Neuropsicologica presso Elice Onlus, che sostiene la cura del paziente oltre la patologia; la D.ssa Marcella Peroni, cofondatrice dell’Associazione Oltremodo, incentrata sul benessere psicologico, con particolare riferimento alle persone con disturbi specifici dell’Apprendimento; infine la D.ssa Maria Russiello, psicologa e psicoterapeuta presso la Cooperativa Sociale Zetesis, che promuove attivamente la creazione di servizi di qualità per la prima infanzia.

Per conoscere nel dettaglio i loro progetti, vi invito a seguire le loro attività, facilmente reperibili online sui vari motori di ricerca e social network.

Cliccando QUI si può scaricare il programma del convegno.

 

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Emanuela Calisi
Emanuela Calisi

Laureata in Psicologia Clinica e della Salute presso l'Università G.D'Annunzio in Chieti. Residente a Roma.

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