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State of Mind compie 3 anni

Di Sandra Sassaroli

Pubblicato il 28 Nov. 2014

E’ il terzo compleanno, e vorremmo di nuovo dire qualcosa su State of Mind,

Il journal è cresciuto molto in questi anni ed ora è letto e discusso sia tra specialisti che tra non specialisti della salute mentale.  Sempre più incontriamo persone che lo leggono costantemente e con divertimento e interesse.

Dalla sua nascita nel 2011, abbiamo osservato una costante crescita dell’interesse e delle visite al sito, che sono in questo periodo attestate intorno alle 150.000 mensili. Dal giorno della messa online, le pagine del giornale sono state visualizzate oltre 4 milioni e mezzo di volte: numeri insignificanti per un quotidiano generalista, ma esaltanti per una giovane rivista di nicchia, che parla di scienze psicologiche.  

E’ rimasta la linea del journal di dare spazio a contributi provenienti da mondi clinici diversi, sia dal punto di vista delle prassi che delle premesse teoriche.  Così come uguale peso continua ad avere lo scopo del rigore  e delle citazioni corrette e puntuali. Non abbiamo mai amato lo psicologhese di tanti quotidiani e di tanti settimanali, dove esso  è spesso una sorta di commento personale basato su allusioni psicologiche mai confermate o citate in modo corretto. Sui giornali generalisti l’informazione sulla nostra area di interesse è spesso urlata, spesso falsa, spesso, quando vera, priva del sostegno di un apparato bibliografico.

Abbiamo voluto che sia la rassegna stampa che le novità di area psichiatrica e psicologica fossero sempre sostenute da dati verificabili.  E raccontate in modo chiaro e sintetico da persone competenti. Abbiamo anche pensato di riportare aree più creative di punti di vista psicologici sul mondo (cinema, letteratura, politica, il sociale)

Abbiamo introdotto le interviste ai grandi clinici che, pur se non sempre cliccatissime (data la loro natura tecnica), rappresentano oggi in modo vivido la ricchezza del pensiero e delle prassi cliniche italiane. Anche fare queste interviste ci ha arricchito e ci ha riempiti di curiosità e di nuove informazioni.  Ad esempio è interessante vedere come sempre più rari siano i clinici che fanno terapia chiusi negli spazi ristretti della propria ideologia di riferimento e sempre più spesso si ascoltino parole di curiosità per ciò che di valido scientificamente arriva da mondi anche lontani dalla propria formazione di base. E questo vale non solo per  noi cognitivo comportamentali ma anche per molti psicanalisti, per molti terapisti sistemici.

Abbiamo rifatto nel 2014 la forma grafica del journal che oggi è bello, più facile da navigare e ottimizzato per la lettura da dispositivi mobile.

Vorremmo ancora allargare il numero e la qualità dei nostri collaboratori e rispondiamo sempre in modo aperto a ogni richiesta di collaborazione. La pubblicità di eventi e di convegni o libri, pur non coprendo i costi del web journal, ci consente di avere un ruolo importante nella informazione su ciò che accade in italia in psicologia, psicoterapia, psichiatria. Crediamo anche che questo nostro modo di raccontare abbia cambiato e stia cambiando il modo di fare informazione psicologica in italia. Vediamo nascere molte iniziative, spesso interessanti e stimolanti che si riferiscono al modo di fare informazione del nostro webjournal, i websites delle scuole e delle società migliorano, si snelliscono divengono più facili da comprendere e da usare.

Un grazie al Direttore responsabile Giovanni Maria Ruggiero, al caporedattore Flavio Ponzio che si occupa anche di social network management, alla redazione: Linda Confalonieri e Serena Mancioppi, e a Valentina Davi che cura le informazioni sui congressi e sui libri. Un grazie anche ai nuovi editor: Francesca Vinciullo, Marianna Palermo e Marina Morgese, e agli informatici Andrea Deganutti e Luca Colombaro che ci assistono con perizia e pazienza.

Un grande sentitissimo grazie a tutti gli autori del giornale, vecchi e nuovi.

Questo progetto non esisterebbe senza il contributo dei tanti (tantissimi ormai) psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e professionisti della salute mentale che credono nel progetto State of Mind e periodicamente ci inviano i loro articoli, sempre originali, sempre corredati di un solido impianto bibliografico e di metodo scientifico. 

Grazie anche a Studi cognitivi che continua a mettere a disposizione le risorse per continuare questa nostra bella e complicata avventura.

 

Sandra Sassaroli.

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Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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