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Stimolazione elettrica cerebrale: può migliorare l’autocontrollo?

La stimolazione elettrica cerebrale può migliorare l'autocontrollo: utile nel trattamento dell'ADHD e di disturbi gravi di auto-monitoraggio?

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 30 Dic. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche Secondo uno studio apparso sul Journal of Neuroscience la stimolazione elettrica cerebrale può migliorare l’autocontrollo. Questa scoperta secondo gli scienziati potrebbe essere utile nel trattamento dell’ADHD e di altri disturbi gravi di auto-monitoraggio.

Lo studio, in doppio cieco, ha coinvolto quattro volontari epilettici ai quali è stato chiesto di eseguire semplici compiti comportamentali che implicavano l’interruzione o il rallentamento di un azione. Per ogni paziente i ricercatori hanno identificato la posizione specifica di questo “freno” nella regione prefrontale del cervello. Successivamente, un computer ha stimolato la corteccia prefrontale esattamente nel momento in cui l’interruzione dell’azione era necessaria. Ciò è stato fatto utilizzando elettrodi impiantati direttamente sulla superficie del cervello .

La stimolazione con cariche elettriche brevi e impercettibili ha portato a una forma di maggiore auto-controllo nei soggetti epilettici.

Quando la stimolazione elettrica avveniva al di fuori della corteccia prefrontale non c’erano effetti sul comportamento e questo dimostra che l’effetto della stimolazione è specifico per il sistema di frenata prefrontale.

Questo è il primo studio pubblicato sul come migliorare la funzione del lobo prefrontale umano utilizzando la stimolazione elettrica diretta. Inoltre la stimolazione elettrica ha avuto l’effetto di amplificare la funzione del lobo prefrontale, mentre normalmente negli studi in cui viene utilizzata la stimolazione elettrica su esseri umani si ottiene l’effetto di disturbare momentaneamente la normale attività cerebrale.

I ricercatori sottolineano che nonostante i risultati dello studio siano promettenti, non si focalizzano ancora sulla capacità di migliorare il controllo in generale; in particolare  la stimolazione elettrica diretta non sembra essere un’opzione realistica per il trattamento dei disturbi di auto-monitoraggio, come il disturbo ossessivo -compulsivo, sindrome di Tourette e disturbo borderline di personalità .

LEGGI:

DISTURBO DA DEFICIT DELL’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ – ADHD NEUROPSICOLOGIA

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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