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Autismo: trattamento basato sull’integrazione sensoriale

Autismo- le informazioni sensoriali vengono processate e integrate per favorire la comprensione di specifiche situazioni quotidiane vissute con difficoltà.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 10 Dic. 2013

Aggiornato il 09 Mar. 2015 11:23

 

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

L’ottica è quella di migliorare il processo mediante il quale le informazioni sensoriali vengono processate e integrate per favorire la comprensione di specifiche situazioni quotidiane vissute con difficoltà.

Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Autism and Developmental Disorder supporta l’efficacia di trattamenti basati sull’integrazione sensoriale nel migliorare la comprensione delle situazioni e dei contesti in cui vivono i soggetti con autismo.

I ricercatori della Thomas Jefferson University negli Stati Uniti hanno messo a punto un trial clinico randomizzato in cui 32 soggetti con autismo (di età compresa dai 4 agli 8 anni) sono stati sottoposti a trattamento di Integrazione Sensoriale (SI) oppure trattamento standard. Nel trattamento standard vengono strutturati interventi comportamentali relativamente alle sensazioni che sono vissute in maniera particolarmente stressante e con maggiore disagio.

Nell’ambito del protocollo di intervento basato sulla Sensory Integration invece dopo avere identificato particolari situazioni e sensazioni vissute con difficoltà dal piccolo paziente – ad esempio la sensazione di disagio rispetto all’acqua mentre si è sotto la doccia- vengono progettate alcune attività ludiche che aiutino il bambino a comprendere la situazione e le proprie sensazioni.

L’ottica è quella di migliorare il processo mediante il quale le informazioni sensoriali vengono processate e integrate per favorire la comprensione di specifiche situazioni quotidiane vissute con difficoltà.

Dai risultati del trial è emerso che i bambini sottoposti a trattamento di Integrazione Sensoriale in una fase di post-assessment avevano avuto miglioramenti nei comportamenti problematici connessi a difficoltà nel processamento sensoriale, nel raggiungimento di obiettivi nella loro vita quotidiana con un maggior livello di autonomia dai genitori in tali attività rispetto ai pazienti sottoposti a trattamento standard. Ad ogni modo, è necessaria cautela nel leggere le implicazioni di tale studio a fronte di una ridotta numerosità del campione e della necessità di replica di tali risultati.

LEGGI:

DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO – AUTISMO

 

 

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Redattrice di State of Mind

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