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Che cosa accade a chi almeno quotidianamente si gingilla attorno alla propria pagina personale di Facebook? Si avrebbe un repentino ma non duraturo incremento dell’autostima non supportato tra l’altro da un coerente miglioramento delle performance.
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Una nuova ricerca condotta presso l’ Università del Wisconsin ha voluto indagare gli effetti di questo fenomeno di esposizione alla propria pagina di auto-presentazione su facebook su due outcome psicologici: l’autostima e le performance in compiti cognitivi.
All’interno di un disegno sperimentale, i soggetti sono stati randomicamente assegnati a due condizioni: nella prima avevano la consegna di trascorrere del tempo gurdando il proprio profilo personale del social network mentre nell’altra condizione i soggetti dovevano guardare la pagina personale di uno sconosciuto.
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In seguito, è stata misurata l’autostima utilizzando lo strumento Implicit Association Test (IAT); i soggetti sono poi stati sottoposti a un compito cognitivo di sottrazione seriale.
I risultati dimostrano che anche una breve esposizione al proprio profilo di facebook determina un incremento dell’autostima ma ostacola –come emerso da analisi mediazionali- la successiva prestazione in un task cognitivo.
Se dunque i soggetti che si sentono meglio in termini di autostima ottengono prestazioni peggiori rispetto a coloro che hanno una percezione di minore autostima allora le logiche sottostanti l’autoaffermazione non andrebbero nella direzione della massimizzazione: in un bilancio sforzo-benefici le persone puntano a manterenere un ragionevole livello di autostima piuttosto che a sfruttare ogni opportunità per incrementarlo.
C’è da dire che riguardo alla tendenza di aggiornare e arricchire il proprio profilo da una survey condotta di questi tempi dal Pew Research Center è emerso che gli utenti più giovani di Facebook sarebbero molto più guardinghi nella pubblicazione di foto o informazioni che possano compromettere a breve o a lungo termine la loro vita sociale o lavorativa.
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BIBLIOGRAFIA:
- Catalina L. Toma (2013): Feeling Better But Doing Worse: Effects of Facebook Self-Presentation on Implicit Self-Esteem and Cognitive Task Performance, Media Psychology, 16:2, 199-220