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SPR: Il congresso italiano della Society for Psychotherapy Research

SPR : reportage dal Congresso Nazionale SPR per la Ricerca in Psicoterapia, dal 14 al 16 settembre 2012 all’Università di Salerno.

Di Giovanni Maria Ruggiero

Pubblicato il 17 Set. 2012

Aggiornato il 14 Mar. 2013 13:12

 

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SPR-Salerno-2012Si è svolto dal 14 al 16 settembre 2012 all’Università di Salerno il congresso della sezione italiana della Society for Psychotherapy Research (SPR).

Il congresso è interessante perché l’ambiente della SPR non è un’arena neutra in cui ci si accomoda per fare ricerca, ma ha una sua identità ben precisa. La SPR fin dagli anni ‘70 si raccoglie intorno a un significativo gruppo di ricercatori di formazione psicodinamica e dedica la massima parte dei suoi sforzi all’analisi scientifica ed empiricamente provata delle componenti più complesse del processo terapeutico.

Questo vuol dire minore attenzione agli interventi di contenuto esplicito (che siano interpretazioni psicodinamiche o ristrutturazioni cognitive) e concentrazione sui fenomeni di tipo interpersonale, emotivo e procedurale.

Questo non vuol dire che alla SPR non siano presenti anche ricercatori di area cognitiva, ma caratteristicamente si tratta di studiosi anch’essi interessati alle componenti interpersonali (e metacognitive) del processo terapeutico.

Accanto a questa ricerca molto sofisticata, la SPR continua a promuovere il tema della terapia empiricamente efficace nei servizi pubblici. 

EABCT 2012 – State of Mind
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Qui la partita è tra chi sostiene un modello “hard” con terapie molto manualizzate e standardizzate da testare come se fossero farmaci e modelli più flessibili che cercano di unire validità empirica e complessità terapeutica.

Nella tavola rotonda del primo giorno si parlava appunto di questo e si sono confrontati la posizione hard di Giuseppe Nicolò e quella più soft di Vittorio Lingiardi e Antonella Bozzaotra. Sempre nel filone “soft” si colloca l’incontro con gli scrittori Gianrico Carofiglio e Diego De Silva.

Tra le varie ricerche presentate vi erano quelle sull’obesità del gruppo diretto da Giorgio Caviglia, quelle sulla metodica del Q-set promossa da Antonello Colli e Francesco Gazzillo, le ricerche sul processo di Sergio Salvatore, di Omar Gelo e di Diego Rocco, e le ricerche sulla metacognizione e i processi interpersonali di Raffaele Popolo e Giancarlo Dimaggio, i lavori di area gruppale di Gianluca Lo Coco o evolutiva di Adriana Lis.

Segnaliamo anche le interessanti considerazioni di Franco Del Corno, Francesco Gazzillo e Vittorio Lingiardi sui pregi, i limiti e gli sviluppi del manuale diagnostico psicodinamico.

Infine c’è stata la presentazione magistrale di Mark Hilsenroth sull’alleanza terapeutica.

Ottimistiche le considerazioni conclusive sulle prospettive in Italia della ricerca espresse da Sergio Salvatore, Adriana Lis e Girolamo Lo Verso, che hanno mostrato una felice capacità di apprezzare tutti i contributi provenienti sia dall’Università che dalle scuole di psicoterapia.

Segnaliamo infine l’ottimo lavoro del comitato organizzatore del congresso, culminato in una splendida cena sociale nella costiera amalfitana. Grazie!

 

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Giovanni Maria Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero

Direttore responsabile di State of Mind, Professore di Psicologia Culturale e Psicoterapia presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna, Direttore Ricerca Gruppo Studi Cognitivi

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